
Città solitaria
“Lungo la strada della notte più oscura Viaggia il Motore a scoppio, e penso Sono ore che vago, e non c’è nulla Nulla oltre il soffio del vento freddo E le foglie che si agitano impazienti
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“Lungo la strada della notte più oscura Viaggia il Motore a scoppio, e penso Sono ore che vago, e non c’è nulla Nulla oltre il soffio del vento freddo E le foglie che si agitano impazienti
Do sfogo al vociare del corpo mediante un sospiro; e adempisco ad un tango