Astrea e Morfeo

Non esiste un solo modo per amare. Chi ama, lo sa bene.
Ed i grandi Amori, spesso, diventano leggenda.

[…] Ed era arrivato Morfeo. Ma io non avevo proprio voglia di dormire.
Gli ho chiesto di restare, se non avesse nessun altro da addormentare nel mondo. Si è seduto ed io sono andato a prendere una bottiglia di vino per far compagnia al mio ospite: Negroamaro, un tosto vino del Salento.

Spinto dalla curiosità, gli ho chiesto sesi sentiva solo ad andare tutte le notti ad addormentare tutte le anime del mondo o se avesse preferito, per una volta, lasciare il mondo al suo destino e trovare una Dea con cui condividere la sua vita.
Mi ha risposto che il Fato era solo un cieco Dio, che ogni uomo pertanto, era capace di scrivere la sua storia da sé. Poi mi ha confessato che una volta aveva addirittura amato: Astrea, Dea delle stelle che lo aveva fatto innamorare perdutamente una notte di Giugno, la Dea che gli aveva fatto perdere il sonno per guardarla di notte nel cielo, ma che lei non corrispondeva il suo sentimento. Così, aveva chiesto a Zeus di addormentarlo per poterla avere almeno nel sogno e il Padre degli Dei, colpito da tanto amore provato, gli diede il compito di addormentare tutte le persone del mondo prima di andare a dormire, per dare modo agli uomini soli di sognare il loro irraggiungibile amore. In questo modo, infatti, Zeus gli aveva permesso di vivere solo di notte, per poterla ammirare e amare ogni attimo di tempo.

Ero affascinato, ma io ero stanco di sognare e non avere. Ero stanco di dormire solo senza di lei. “Che senso ha vivere, se non posso farlo con chi amo?” Gli chiesi se poteva aiutarmi a chiudere gli occhi per sempre, ma mi rispose che non era possibile, che non spettava a lui quel compito e che, anche se avesse potuto, non lo avrebbe fatto.

Obiettai e lui affermò che non potevo ancora capire.
C’era una vita ancora da vivere.

Mi chiese di guardare fuori e notai una perfetta ed enorme luna bianca. Poi mi indicò un punto: “E’ li, Astrea. Splende ancora sotto l’aspetto della costellazione della Vergine.”
Sorrisi. Sorrisi perché avevo trovato comprensione, complicità. Anche io amavo una donna che era lì, in un angolo perfetto del mondo, in un punto preciso della mia terra.

“E’ tardi.” – mi fece notare.
Tolse il bicchiere dalle mie mani poggiandolo sul comodino, mi lasciò sdraiare sul letto e mi chiuse gli occhi.
Poi si sdraiò accanto a me, confessandomi: “Sogna e ama. Lei è sempre accanto a te.”

*****

Robert Tarzia – © All Rights are Reserved

 

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Management Engineer. Assistant Regional Manager Calabria at FC Internazionale Milano and President Inter Club “Javier Zanetti” Lamezia Terme. He loves to spend his freetime in windsurfing, listening to the music or writing notes.

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