Si alza il sipario sulla trentesima edizione di “Todi Festival”

Tutti gli appuntamenti dell’attesa Kermesse, a Todi dal 27 agosto al 4 settembre. Si inaugura con il debutto italiano di Amanda Sthers e si chiude sulle note di Ezio Bosso

Si alza il sipario sulla trentesima attesa edizione di Todi Festival, kermesse di teatro, danza, musica, arti visive e letteratura, ideata e fondata nel 1987 da Silvano Spada e affermatasi nel tempo come uno dei più importanti appuntamenti culturali italiani.

La direzione artistica del trentennale, in programma dal 27 Agosto al 4 Settembre 2016, è affidata al creativo Eugenio Guarducci, indicato proprio da Silvano Spada come suo ideale successore. Il tutto sotto l’attenta organizzazione e gestione dell’Agenzia Sedicieventi e la direzione generale di Diana Del Vecchio.

Il grande interesse che ho percepito in questi mesi intorno al Todi Festival e alle sue evoluzioni – sottolinea Carlo Rossini, Sindaco di Todi – mi fa dire che Todi ha saputo guadagnare uno spazio di riferimento nel panorama culturale regionale e nazionale. La direzione artistica di Eugenio Guarducci apre una nuova stagione del Festival con preziosi elementi di contaminazione sia tra generi che tra luoghi. Tanti soggetti coinvolti, la città che si muove intorno al Festival. Questo non può farci che bene ”.

Sono perfettamente a mio agio – afferma Eugenio Guarducci – alla regia di un Festival che fin dagli inizi si è caratterizzato per il suo essere fuori dagli schemi. Una realtà vivace e dinamica che guarda avanti, partendo dalle tre parole chiave che hanno caratterizzato questi 30 anni di storia: ricerca, sperimentazione e innovazione. Pur mantenendo la tradizione dei debutti, con ben dodici prime, quello che abbiamo aggiunto è un’importante spinta alla contaminazione, sia attingendo ai talenti locali sia legandoci a importanti partner ed esperienze, nazionali e internazionali.

Per il Todi Festival – commenta Catiuscia MariniPresidente della Regione Umbria – inizia una nuova fase affidata a un imprenditore che si è affermato con molti eventi per la sua capacità e creatività: una formula interessante, da approfondire anche per altri Festival che hanno bisogno di imprenditorialità. Il Todi Festival si presenta inoltre con un palinsesto particolarmente ricco che non propone repliche, ma un’offerta che si rinnova quotidianamente. Straordinaria la valorizzazione del patrimonio pubblico tuderte e le attività dedicate ai giovanissimi”.

Ad accompagnare la promozione e lo svolgimento del Festival, la tenace lucertola del Maestro Piero Pizzi Cannella autore, insieme a Rossella Fumasoni, del manifesto ufficiale della kermesse. Prosegue così la tradizione di affidare a celebri artisti contemporanei l’immagine dell’evento.

Da più di trent’anni – sottolinea Piero Pizzi Cannella – questa lucertola è il primo testimone dei miei quadri. Visto il suo rispetto, la sua sensibilità e fedeltà verso ogni forma d’arte, ho voluto condividerla con Rossella Fumasoni e tutto il Todi Festival”.

30 – aggiunge Rossella Fumasoni – è un disegno su carta a quattro mani dedicato al Todi Festival nella sua trentesima edizione. Il rosso e il nero dei numeri della roulette, il mago e la sua complice sembrano suggerire che l’arte, il teatro, la musica e la danza sono un perenne gioco d’azzardo e di prestigio di cui tutti noi abbiamo bisogno”.

In omaggio ai due Maestri, il Comune di Todi sta programmando le rispettive personali. Quali sedi d’eccezione, si prospettano le sale dei Palazzi Comunali.

(Per maggiori info clicca sul sito www.todifestival.it)

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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