Pelle di seta
viscida,
striscia sotto un cielo d’amianto
Spire sinuose
volteggiano
stringono e mordono
un corpo
denutrito…
Con denti di ghiaccio
affilerai i tuoi occhi
su una lastra
di sogni
che s’affacciano
a medicare
i mali.
Quelli del mondo,
o anche solo
quelli della tua carne
che brucia
Preme vigorosa
per affascinare
i sensi
già intrisi di spirito
…Spirito che si leva
nel vento
sospinto da pensieri
come incenso.
Emani calore
e profumi infernali.
Con cosa posso saziare la mia fame?
Dammi ancora una volta
quel tuo corpo conosciuto
la tua mente vaporosa,
tagliami con i sussurri,
avvelenami lo spirito
con la tua misericordia.
Sfilami i pensieri
con le tue dita da ragno.
Ed i capelli,
come tela di seta,
saranno soffici sipari.
Chiusi
ormai,
per celare
alla tua insistente vista
il mio respiro
avvolto d’infinito.
Franz
[Foto d’anteprima: Gli Amanti – René Magritte (1928)]