Sciabaca 17, pillole di programma: Giuseppe Mantella in”CalabriaCult. Storie di un Sud che cambia”

Sciabaca 2017 / Pillole di programma

GIUSEPPE MANTELLA, dom 24.09 h. 11.00

 

Soveria Mannelli – Altro ospite della seconda edizione di Sciabaca, Festival ideato dalla casa editrice Rubbettino,  è Giuseppe Mantella, restauratore di beni culturali e curatore di importanti mostre. Mantella si occupa in particolare di scavi e materiali archeologici, metalli, dipinti e materiali lapidei. Ha seguito i restauri dei materiali e degli scavi in situ della città greca di Kaulon,. È intervenuto nell’allestimento dei musei archeologici di Tropea, Vibo Valentia, Rosarno e Monasterace Marina. Attualmente è impegnato nel restauro del cosiddetto Cavaliere di Marafioti (Museo Archeologico di Reggio Calabria) e dell’opera di Gian Lorenzo Bernini raffigurante La transverberazione di santa Teresa della chiesa di Santa Maria della Vittoria in Roma. Dal 2008 lavora a un progetto di ricerca su Mattia Preti a Malta. Lo scorso agosto il blog manifest è andato alla ricerca di posti nuovi da visitare. È li che, nell’area grecanica, passando da Gerace abbiamo avuto il piacere di incontrare Giuseppe Mantella. Si chiama “Arte e Fede”, il progetto formativo che nei mesi estivi, sotto la sua direzione, insieme a Silvia Orsi, e in collaborazione con altri esperti, studiosi, e la curia vescovile, ha coinvolto decine di studenti in una esperienza unica, intorno alla valorizzazione e al restauro dei beni culturali all’interno dei locali della più grande Cattedrale di Calabria.

Una squadra perfetta  che sotto il sole di agosto, quasi come un miraggio se si pensa al borgo deserto, ha lavorato per perfezionarsi, per offrire a questa terra qualcosa di fortemente necessario. Competenza, passione, determinazione. Massa critica, resistenza, questi gli elementi attraverso cui si sono messi in gioco studenti, laureandi e dottorandi provenienti dalle più importanti università e accademie italiane. Il progetto, gratuito ai partecipanti, è nato l’anno scorso, in occasione di tutta una serie di ritrovamenti, buttati via, pertinenti alla cattedrale. Quello che abbiamo visto è una porzione di materiali di decorazioni in marmo trovati all’oratorio, nell’orto dei cappuccini, ed è parte dei  12 altari smantellati negli anni ’50. (In quel tempo si era deciso di riportare la cattedrale di Gerace al suo antico aspetto normanno). Si smontano il soffitto a cassettoni, decorazioni di stucco e tempera. Gli altari superstiti sono 3, 12 vengono smantellati e buttati in giro. Il progetto di studio e restauro ha interessato tre siti individuati come di particolare interesse, che si trovano al nord, al centro e al sud della diocesi di Locri – Gerace. Il primo intervento  ha riguardato la Chiesa matrice di Caulonia con indagini conoscitive per il restauro del sepolcro marmoreo di Giacomo Carafa, morto nel 1489, realizzato dallo scultore Antonello Gagini nel secondo decennio del XVI secolo. L’attenzione dei giovani allievi si è poi spostata nella Cattedrale di Gerace, concentrandosi sugli altari barocchi, individuando i pezzi erratici, procedendo allo studio e al possibile rimontaggio. La storia degli altari è stata indagata grazie alla competenza di ricercatori in campo storico archivistico, mentre altri allievi si sono occupati del rilievo grafico, digitale e 3D dei singoli pezzi per avere un quadro preciso ed esauriente delle parti da ricomporre, anche in modo virtuale, in previsione della loro ricollocazione museale. Il progetto prevede, infine, il trasferimento nella sede del Santuario della Madonna della montagna a Polsi ove si procederà allo studio e al conseguente intervento manutentivo su alcuni degli oggetti più significativi del Santuario.

L’appuntamento, al quale prenderà parte Giuseppe Mantella, per Sciabaca 2017 è fissato per domenica 24 settembre alle ore 11.00 presso il Lanificio Leo. L’incontro, dal titolo “CalabriaCult. Storie di un Sud che cambia” vedrà inoltre come protagonisti  Donata Marrazzo, Rosanna Lembo, Maria Scalese, Barbara Rosanò, Emilio S. Leo.

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Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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