Hai visto l’assurdo nulla.
Linee verticali
di antichi cieli plumbei.
Hai imparato a raccogliere
la candida luce,
mentre si posa
sui tuoi gesti inconsistenti .
In pallide stanze
hai toccato desideri
avviluppati alla vita.
Hai disegnato contorni immaginari,
abbracciando nuovi uragani,
con la sola certezza
del tuo oscillante respiro.