Succede ancora. Ancora una volta. Nello stesso posto e nella stessa atmosfera di circa un anno fa. Nella sala “Beck to Beck” ragazzi splendidi si esercitano, esprimono se stessi, volenti o nolenti hanno deciso di intraprendere un percorso che li porta alla necessaria discussione con se stessi. Forse qualcuno ancora non lo ha capito ma, in buona sostanza, c’è vita nell’aria di questi metri quadrati.
Ci sono anche io sapete; io in compagnia della mia ombra. La mia ombra… ve la presento, anche se dovreste conoscerla già a dovere.
È lei, infatti, che vi ha stretto la mano quando ci siamo conosciuti. È lei che ha toccato libri su libri, sbiadendosi di tristezza alla triste verità che nemmeno metà ne avrei letto in questa vita. È lei che vi ha guardati con aria interrogatoria oppure con fare distratto. Molte più volte la seconda della prima. È ancora lei, la mia ombra, ad avervi cercato quando ne aveva bisogno o quando voleva compagnia, che è poi il bisogno più importante di tutti. Ed è sempre lei ad avervi detto di sì quando volevo dire no e viceversa. Ma non c’è da giudicarla, sapete:
la mia ombra è stata la mia oscurità. Ora abbiamo stipulato una dolce pace, un compromesso vitale e mi ha sorpreso nel farlo, molto più di quanto lei si sarebbe sorpresa nel vederlo fare a me.
Pace, ombra mia, ho peccato di speranza nel pensarti mia rivale, nell’immaginarti la mia luna in una giornata di sole, la mia vetta da scalare quando c’era d’andare sott’acqua e la mia primavera nel più gelido inverno. Ho persino addossato a te numerose colpe; tra tutte quella di essere immateriale, estremamente fluido, quasi viscoso. Ma con te presi il mio più grosso abbaglio.
Pace, ombra mia. Io e te siamo ciò che siamo; e il mondo “sta bene come sta”. Tu stai bene come stai. Non siamo poi così diversi.
Vive a Lamezia Terme, legge e scrive dove gli capita. A tempo perso si è laureato in Beni Culturali e in Scienze Storiche, a tempo perso gestisce il blog Manifest e a tempo perso è responsabile della Biblioteca Galleggiante dello Spettacolo del TIP Teatro. Di fatto, non ha mai tempo. Ha esordito nel 2023 con il romanzo "Al di là delle dune" (A&B)