La rassegna di UNA continua con una commedia in lingua inglese del tutto singolare:
CAPTAIN FANTASTIC di Matt Ross, USA 2016
Selvaggi. Ma anche acculturati. In armonia con la natura, ma a proprio agio con i libri, con la civiltà letteraria e scientifica. Liberi di esprimersi, ma confinati in un luogo che è fuori da ogni luogo, in fuga, in esilio: i protagonisti di Captain Fantastic. Un film che racconta di una famiglia che ha scelto di opporsi allo stile di vita dell’americano medio, andando a vivere in una foresta. Il padre sottopone i sei figli a un duro training atletico, politico, letterario. I ragazzi cacciano per procurarsi il cibo, si confrontano in democratici dibattiti sui capolavori della letteratura, suonano, cantano, festeggiano il compleanno di Noam Chomsky e rifiutano il Natale. Ad un certo punto della storia, però, un fatto traumatico andrà a sconvolgere per sempre quell’idilliaco equilibrio familiare.
L’attore Matt Ross, alla sua seconda regia, scrive e dirige un film che sotto la facciata carnevalesca e un po’ vintage, tocca temi più contemporanei e meno comuni di quanto si possa pensare. Con un approccio a metà tra Steiner e Thoreau, mette al centro il tema dell’educazione problematizzandolo in due modi. Fa scontrare l’utopia con le difficoltà oggettive della sua messa in pratica e affida il ruolo ad un Viggo Mortensen che incarna perfettamente l’ambiguità del personaggio del padre, compagno e dittatore.
Si può obiettare che nel film ci sia molta irrealtà, che “fantastic” stia per “ideale”, ma uno dei punti del film di Matt Ross è proprio l’idea che immaginazione e onestà non siano in contraddizione e che privare il bambino di un’alternativa al racconto sociale istituzionale voglia dire impoverirlo.
Premiato al Festival di Cannes e al Roma Film Fest
Dalle 17:00 al via tesseramento.
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".