Frammenti – Espressioni Meccaniche #1

Versi sparsi, riassemblati, tratti da: “Antologia di Spoon River” – Edgar Lee Masters, ed. Bur, trad. Alberto Rossatti.
Immagine in evidenza: Trânsito Celeste – Eduardo Nery, 1972


Pensiero n.1
– Mi aveva amato da morire, con cuore spietato –

1.
Seduto sotto il cedro
in questo luogo di silenzio
avrei potuto essere un’anima serena
se un vento crudele non avesse appassito i miei petali
sotto un cielo azzurro pavone!
[Ma supponete che io veda quel che voi non avete mai visto]
Cieco com’ero cercai di saltar giù
come avessi gli occhi sulla punta delle dita,
sapevo di anime d’aquila che volavano alto nella luce del sole.
Piegato lo sguardo
vidi un paio di forbici giganti,
da lontano onde miste di musica e luce

2.
L’anima mia si levò in alto diecimila miglia
e seguii la bandiera finché la vidi issata
e intanto agitando le braccia ballavo nel cortile.
Poi il sole tramontò fra grandi turbini
e tutto era silenzio, ma in quello splendore
[mentre lavavo la roba del bambino]
non potevo correre né giocare.
Il volto della paura accanto al letto era venuto a trovarmi, o forse ero andato io a trovare lui –
Carcassa putrescente
minacciava di materializzarsi davanti a me,
occhi bassi di dolore
in mezzo a una radura non mi sarei ficcato a letto coi vestiti fradici.
Durante una lunga febbre si hanno molte visioni:
ora mi sono tolto di mezzo

3.
Un disegno grandioso e assillante nell’anima,
la tua devota amicizia e le squisite attenzioni
a costringermi dentro un magico cerchio,
resta l’oscura coscienza o l’ombra del pensiero
dell’antico dominio sulla vita.
Al pensiero di avermi conquistato
mi alzai e fuggii dalla stanza senza cappello

Pensiero n.2
– Così mi appariste, voi che siete dimenticati –

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