Estate

Questa sera la tristezza

Non esiste che nei miei ricordi

Le tue scarpe rosse calpestano

La terra dura che ci sostiene

Io e te siamo soli ad amarci

Ma tutto ci basta

Il tuo vestitino da favola

Ti rende ancora più una bambola

Baciami forte prima di scendere le scale

Ti ho aspettato mentre tu ti preparavi

E ti facevi bella per me

Solo per me

Volevo solo che tu sapessi che sei la migliore

Al buio della luce giallognola dei lampioni

C’è una festa di artisti di strada

Mi sento vivo come non lo ero da anni

Dolcezza sto bruciando

Niente mi fa più paura

Mi sento vibrare

E viaggio per le strade della grande metropoli

Che non dorme mai

Mentre ho vicino la mia bambina cattiva

Se morissi ora sarei felice

Penso che ti amerò per sempre…

 

Nella tristezza di quest’estate troppo breve

Io ho rinunciato al mio piccolo amore grande

Ai suoi vestitini colorati

Alle sue scarpette coi tacchi alti la sera

Ora che sono solo sotto la pioggia

Tanto che non capisco se le mie sono gocce

O lacrime salate

Sul ponte dei ricordi

Niente è più come prima

Ora sono rimasto solo come un vecchio

La mia giovinezza è sfumata da queste nubi

Il sole brilla solo nei tuoi occhi

Che non ci sono più

Colorati come il cielo che si è coperto

Come il mio amore

Che è volato

Per sempre

Il poeta non è altro che un canale, un medium per l'infinito, che si annulla per fare posto a forze che gli sono immensamente superiori e, per certi versi, persino estranee. D'altra parte chi sono io di fronte al tutto, ma al contempo, cosa sarebbe il tutto senza di me?

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