Il risveglio dell’alba si posa leggero fra i tuoi capelli e io, spettatore inerme,
imploro affinché il tempo non regali niente all’inutilità di questo spazio,
a ciò che è all’infuori del battito di questo mio cuore, del muovere leggero
delle tue mani fra le linee di questi infiniti secondi.
Prima che l’azzurro del giorno salga dalla finestra,
prima che il vento soffi al tuo orecchio parole già dette,
consumate dal sale del mare.
Sono i ricordi e gli amori che non ho mai avuto, le risate e le bugie, gli schiaffi presi e quelli non dati, ma anche i sorrisi e gli sguardi rivolti nel vuoto delle anime che mi circondano e spesso ne scrivo anche. Giornalista di professione, utilizzo i miei occhi e i miei sensi per trovare un filo che unisce le migliaia di distrazioni che mi circondano e che mi confondono.