Otto storie che si intrecciano in una Genova che resiste

Cari amici, è da un po’ di tempo che non scrivo sul blog. Oggi sento l’esigenza di farlo per raccontarvi di un romanzo che trovo profondamente mio… Perché è proprio così che mi sento in questi giorni che, tutti noi, stiamo attraversando: sospesa come su un filo.

Un grazie a chi mi leggerà!

 

“Perché lui?”

“Perché saprebbe rimanere con me anche se andasse via”

Chiara era in auto, bloccata dalla piena. Giulia era nel negozio dei suoi genitori. Anna era a casa, ma suo marito Enrico, purtroppo, era fuori con i soccorritori. Angela non era in città e non sapeva che anche a lei quel diluvio avrebbe portato via qualcosa.

Da quel terribile 4 novembre in cui ogni argine ha ceduto e Genova è stata travolta dall’acqua, è passato un anno. La sera in cui Chiara si scontra con Anna al ristorante e lei deve correre via perché Giulia sta per partorire, ognuna delle protagoniste si trova davanti alle conseguenze delle proprie scelte di quei mesi. Andrea ha perso un amico, Enea ha rinunciato a un amore, Marco ha consumato un addio e Carlo ha trovato Giulia.

È questa la storia raccontata da Sara Rattaro nel suo ultimo romanzo “Sul filo dell’acqua” edito da Solferino. Un libro che rende omaggio a Genova, e a una grande dote umana, la resilienza.

Un romanzo corale in cui otto personaggi si rincorrono, si incociano, si perdono, si ritrovano. Una storia fatta di vite che si intrecciano, di mani che provano a stringersi, di destini che si sfiorano, di amori che non hanno il coraggio di trovare la propria strada e di altri che, invece, quella strada hanno deciso di percorrerla.

Un libro che disarma, una Genova che travolge con le sue piene, con la sua acqua che avvolge, fa toccare il fondo e poi riemergere.

Una storia che commuove, stupisce, fa comprendere quanto possa far male non seguire il proprio cuore, e quanto possa ferire il tempo, un tempo che non potrà più tornare, un tempo che non potrà più sanare.

Ogni personaggio insegna qualcosa, mostra i suoi errori, i suoi desideri, le sue speranze. Perché la vita non è mai lineare, e noi siamo sempre in bilico. L’importante non è trovare un equilibrio per accontentare gli altri, ma cercare la felicità per realizzare sé stessi.

E così incontriamo Chiara, che ha rischiato la vita sotto l’alluvione, Giulia che, insieme ai suoi genitori, si è salvata per un soffio, Angela che non si trovava a Genova ma che ha comunque perso qualcosa, proprio come Anna, le cui gambe hanno ceduto di fronte a chi le stava dicendo che suo marito, tra i soccorritori, non sarebbe tornato. Perché “rassegnarsi alla morte di chi amiamo è uno degli aspetti più paradossali della via” e “non c’erano parole per raccontare un dolore così grande”.

L’acqua è l’elemento di questo romanzo, elemento che può dare la vita, portare alla morte, o far rinascere. Il tutto con Genova sullo sfondo, città che accoglie e che respinge, come la vita.

Una trama che è una vera e propria rete. Tanti personaggi che sono legati tra di loro e che troveranno la giusta collocazione alla fine del libro.

Una lettura intensa, una storia che sa prendere per mano e guidare il lettore verso mondi sconosciuti in cui poi ci si rivede, ci si ritrova e si sorride.

Come sempre, la scrittura di Sara Rattaro incanta, commuove, insegna e fa riflettere.

Buona lettura a chi viene travolto dalla vita, dalle sue piene, dalle sue tempeste, eppure trova la forza di rimettersi in piedi e lottare. Buona lettura a chi questo coraggio non sa di averlo, eppure lo cerca con tutto sé stesso. E infine buona lettura a chi sa che “ci sono cose così fantastiche, così inaspettate che quando accadono hanno in mente una cosa sola. Stupirci.”

 

ALESSANDRA D’AGOSTINO

Sono una prof di Lettere appassionata e sorridente! Amo insegnare, leggere e scrivere recensioni, racconti e poesie che, spesso, hanno ricevuto pubblicazioni e premi letterari nazionali. Il mio motto è: "Se la fatica è tanta, il premio non sarà mediocre"... La vita mi ha insegnato che Giordano Bruno non si sbagliava!

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