Il campanello d’allarme
Driin “Dritta in piedi, giù dal letto!” “ALLARME ROSSO!” “ALLARME ROSSO!” “Non puoi riposare!” Driin Driin
Driin “Dritta in piedi, giù dal letto!” “ALLARME ROSSO!” “ALLARME ROSSO!” “Non puoi riposare!” Driin Driin
Essere aberrante che vaga nella notte Animo inquieto che non conosce pace Una fiera nera con le sue infinite lotte Selvaggia, sì, ma non abbastanza audace.
Afferri la mia la mia gola, ti poggi sul mio petto e mi servi da mangiare. Ingozzandomi di pasti che non riesco a deglutire.
“La piccola Lotte pensava a tutto e non pensava a niente. Planava nei raggi d’oro del sole come un uccello d’estate, e i suoi riccioli biondi erano cinti da una corona di fiori di campo.
Mi sono vestita di un sano egoismo e ho scelto… …ho scelto l’innocenza della leggerezza, lasciandomi alle spalle lamenti e negatività. Perché ai drammi, io, ho sempre preferito le commedie.
Persa nel riflesso del mio specchio Guardando una piatta immagine, priva di emozione alcuna. Un corpo che non contiene più un’anima. Sono davvero ciò che guardo? Guardo davvero ciò che sono?
Mi piace pensare che tutto ciò sia solamente un sadico gioco di prospettive… Di alzare lo sguardo e ritrovare ancora il tuo. Così lontano da negarsi alla mia vista, oppure chissà, troppo vicino per essere ben riconoscibile. Finito chissà dove per restare per sempre. Astante ma invisibile, Invisibile ma percepibile. Percepibile ed immensamente eterno.
Apriti Cielo è il quarto album di Alessandro Mannarino. Sono andata a comprarlo il giorno stesso della sua uscita, devo ammettere, però, che non ho resistito e l’ho ascoltato online allo scoccare della mezzanotte, quindi ancora prima acquistarlo. Chi mi conosce sa con quanto entusiasmo ho manifestato e divulgato la mia ossessione nei confronti di …
Sono annegata negli infiniti mari e oceani della della mia mente, sono riemersa e tu eri ancora qui ad aspettarmi. Sono partita all’avventura e allo sbaraglio, sprofondando tra i dirupi e precipizi che mi si aprivano sotto ai piedi dopo ogni piccolo, titubante e fragile passo. Ho sollevato lo sguardo, tu eri ancora su ad …