Lacrime di dissenso.

Ed ora che i corvi hanno smesso di beccarmi l’anima..

Sono circondato da carnefici, che puntandomi il dito contro mi condannano per ciò che faccio, e mi maledicono per ciò che non oso pensare.
Voi!
Che avete la fama di adulatori delle folle, e spacciatori di menzogne..
E loro!
Condannati ad essere giullari e collezionisti d’anime.
Provo a nascondermi;
ma ugualmente,
non trovo riposo.
Allontanati Innocenza!
Prima che decida la tua fine.
La follia invade i miei pensieri, e tenendomi per mano mi porta con sé.
Perditi tra queste mie parole!
Perché non ne ho altre da dedicarti..
La mia anima,
è morente;
ma il mio corpo rimane intatto.
Il veleno o l’antidoto?
Non so più cosa mi causi la morte,
E cosa mi causi la vita.
Cos’è un corpo; se privo d’anima?
Ed in questa notte,
anche il cielo si macchierà di sangue.
E prima che il sole sorga,
nella parte più buia dell’ignoto..
Rinnegherai te stesso.

Oscillo tra i miei flussi di incoscienza.
Giullari venite e deridete chi non vuol guardarvi;
Colui che della verità ne apprezza le ferite.
Chi ha reso la propria voce un ruggito.
Chi a solo la notte deve il suo inchino.

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