Quando passi dal trascorrere tanto tempo con una persona ad essere quasi degli sconosciuti, a volte il ricordo può essere nostalgicamente malinconico. O malinconicamente nostalgico.
Avrei voluto scriverti.
Avrei voluto percepire di nuovo quel sorriso che stampavi sul volto ogni volta che ci scambiavamo una parola. Perché me lo sono impresso nella memoria sin dalla prima volta, quella sera, e non l’ho più dimenticato. Anzi, spesso l’ho replicato nella mia immagine di te che sorridi attraverso i messaggi sul telefono.
E adesso lo replico nei miei ricordi: ora che ci siamo allontanati sempre più, ora che la distanza non è più solo fisica ma è diventata quasi assenza.
Non mi chiedo dove sei, cosa fai, con chi sei. Perché ovunque tu sia, qualunque cosa tu stia facendo e con chiunque tu sia in questo momento, so che sei felice. E tanto basta al mio cuore perché sia felice insieme a te. In fondo, sappiamo entrambi che sei sempre stata tu quella più forte tra noi.
Ma i ricordi non posso controllarli. Così come non posso controllare le emozioni, questa nostalgia, questo senso di vuoto, questa percezione di fredda solitudine, quegli sguardi ormai assenti, quella tua voce dolce, quel tempo insieme ormai perduto.
Tutto ora si fonde congiuntamente e mi dà un senso di mancanza. E osservare questa foto di noi due insieme che ho ritrovato per caso… beh, non aiuta.
Mi manchi, è vero.
Ma sorrido.
Perché, al di là di come vanno le cose, al di là della distanza, il voler bene sinceramente e profondamente ad un persona a volte può farti stare così: con una ferita sanguinante nel petto ma con il sole in faccia e un sorriso mascherato sul volto.
E allora restiamo cosi: eterni giovani. Restiamo in questa magia rievocata, perché si sa che il passato è sempre migliore del futuro.
Forse è semplicemente perché lo abbiamo già vissuto, perché lo abbiamo già conosciuto, mentre il futuro è incerto e noi abbiamo paura di ciò che non conosciamo ancora.
Ma noi allora restiamo così: giovani, innamorati, con il vento che scompiglia i capelli, convinti che saremmo stati insieme per sempre.
Tra tutte le cose che cambiano, il ricordo è l’unico che resta immortale. E di noi ne ho tantissimi impressi e custoditi nella mia mente.
A volte però, lo ammetto: fanno male.
Ma in fondo, sono l’unica cosa che resta di te. E di me, di noi.
Mi mancherai ancora.
Ma ti vorrò bene per sempre.
E scriverlo, è un modo per ricordarlo.
Robert Tarzia – © All Rights are Reserved
Read with this soundtrack:
“So many adventures couldn’t happen today
So many songs we forgot to play
So many dreams swinging out of the blue
We let them come true…”
Management Engineer. Assistant Regional Manager Calabria at FC Internazionale Milano and President Inter Club “Javier Zanetti” Lamezia Terme. He loves to spend his freetime in windsurfing, listening to the music or writing notes.