Ricordi Letterari Sparsi #2

Tutte le citazioni presenti provengono dalle opere opportunamente menzionate nel testo.
Il post è stato ispirato dai ricordi di Georges Perec. Qui un esempio.
Immagine in evidenza: Estrutura Ambigua IV – Eduardo Nery, 1969


Una volta aperti gli occhi, vidi quel rosso fiammeggiante invadere tutto il cielo e coprire anche il verde smeraldo che per lungo tempo non ritrovai più.

[La Coscienza di Zeno – Italo Svevo, ed. Newton Compton 2006]


Mi ricordo adesso che in tutto ciò che sfilò davanti all’occhio della mente l’elemento fondamentale era costituito dal moto. Infatti non vidi nessun oggetto immobile come una casa, una montagna o cose del genere, ma mulini a vento e bastimenti.

[Le Avventure di Gordon Pym – Edgar Allan Poe, ed. Newton Compton 1992, trad. Enzo Giachino]


Mi ricordo che ero preso da una profonda tristezza, mi veniva da piangere. Mi stupivo di tutto e ogni cosa mi metteva in agitazione. Tutto quello che mi circondava mi appariva estraneo, indifferente. Questo mi uccideva.

[L’Idiota – Fëdor Michajlovič Dostoevskij, ed. Newton Compton 2006, trad. Federico Verdinois]


Mi ricordo di alberi lussureggianti sparsi come una spuma verde, più o meno, per tutta la Valle, e una fine nebbiolina che da essi si levava, nei mattini d’ottobre, come fumo di falò accesi.

[Belli e Dannati – Francis Scott Fitzgerald, ed. Newton Compton 2006, trad. Pier Francesco Paolini]


Mi ricordo che l’avvenimento non durò neppure dei minuti, solo qualche secondo. Ma negli attimi del risveglio veggente molto si scorge per ricordarsene e descriverli occorre come per i sogni, molto più tempo che per viverli.

[Romanzo della Mia Vita – Hermann Hesse, ed. Mondadori, trad. Gianna Ruschena Accatino]

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