S. F. Ultima Fermata (Frammenti Poetici)

Tutte le citazioni presenti nel post sono tratte da “San Francisco Blues. 71 Poesie” – Jack Kerouac, ed. Mondadori, trad. Massimo Bocchiola.
Immagine in evidenza: Untitled – Eduardo Nery, 1969


Vedo le schiene di vecchi lentamente riversatisi in nere botteghe

Piedi di passanti che non camminavano dritti

Ieri e adesso, lui va al lavoro per la terza strada nell’alba di latte

Mulinano le braccia per passare l’incrocio

Perché il mondo è un occhio e l’universo
vede liquido
raro
radiante

Tu dondola l’ombrello sul marciapiede mentre passi

Il tempo, non lo so capire
La nebbia, ammanta le colline

Sei un barbone che brontola dentro un lacero abito marrone

Formiche bianche ti salgono sul ginocchio

In un angolo piovoso i tuoi angoli si aprono

Calce bianca
pioggia
chiazza
ghiaia
tetto
vetro nero
rosso legno
azzurro neon
montacarichi verdi

I bambini sono angeli che piangono per strada sotto buffi cappelli

So che ci sono nuvole giganti che si gonfiano oltre la baia

La luce segue i fiumi e io pure
La luce sbiadisce, io passo

Arance d’oro alle finestre, tende cenciose al vento

Sto a testa in giù e guardo il mondo sospeso sopra un oceano di spazio infinito

Niente pioggia in un mese
non ancora
un mese
entro un mese

Lontane valli in Canada sembrano chiamarmi ma non ci casco

Orsi & abominevoli uomini delle nevi ancora non ne ho visti

Mano
sole
matita
ginocchio
formica
ala
bastone
acqua
albero
colore
piuma d’uccello
ceppo
fumo
capra
caligine

Significa che tutti quegli esseri senzienti sono liberi di pensare senza intralcio

Il tuono fa un frastuono di rumore
come finestre chiuse in silenzio

Insetto, detto, vetta
Prova, prendi, prendi, spremi, vola

Un’ombra lunga nella livida luce della strada

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