Immagine in evidenza: Follies – Tess Jaray, 1977
1.
L’ardore dell’indugio,
osservare il lento chiarore
che insorge e sbiadisce sulle alture
discreto, vacuo e incauto
ma immutabile
2.
Soffocai adagio nei miei turbamenti
dissipando la mia decenza,
non ebbi più certezze
non ebbi più quiete
non ebbi più memoria
3.
Fui incapace di gioire
per contrasti intimi:
misticismo contro impulsività,
serrati in quarantena assoluta
mi iniziarono alla morte
4.
Nella barriera disabitata
logorai la realtà
nella speranza della conquista
illusoria e onirica
5.
In un solivo giorno torrido
salii sul pendio della resa,
una falla mentale
mi piombò addosso
orrendamente