primavera

Ti ho sentito, goccia di pioggia.

Ti ho sentito, sai, piccola goccia di pioggia cadere oggi lì nel prato, su quel sasso, tra i miei capelli. Hai rotto il silenzio grigio di questa domenica, hai aperto gli argini della memoria, immagini di terre proibite, di strade…

Marzo, improvvisamente.

Marzo, improvvisamente.

Accolgo marzo vestito d’argento, spalmando sui sogni una nuova luce. Le nubi si sciolgono in gocce di sole che mi scivolano sul petto, giù fino alle mani rivolte al cielo come una preghiera.