La mia stella

Luna, regina del cielo notturno,
tu sei la più luminosa,
ma io amo te, stella lontana.
Il tuo malinconico bagliore
mi è incommensurabilmente più caro
di quella gelida luna,
luce riflessa,
mentre tu splendi di luce propria,
così calda e immensa.

Sei il mio unico fuoco
nella notte che mi appartiene;
e non importa
se disti migliaia di anni luce da me,
tramite un raggio del tuo chiarore
ti raggiungerò,
e insieme a te resterò.

Il poeta non è altro che un canale, un medium per l'infinito, che si annulla per fare posto a forze che gli sono immensamente superiori e, per certi versi, persino estranee. D'altra parte chi sono io di fronte al tutto, ma al contempo, cosa sarebbe il tutto senza di me?

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