Io sono arbëreshë e mi sento tale.
Una cultura, un cuore, una tradizione.
Appartengo ad una antica tradizione, una tradizione che mi ha forgiato il cuore.
Ogni piccola parola, ogni proverbio, ogni canto.
Ogni passo, ogni movimento, ogni vala.
Ogni nakalla, ogni petulla, ogni kuzupë.
Io sono arbëreshë e mi sento tale.
Forse sono l’unica o forse siamo in pochi, ma chi sente questo legame alla mia stessa tradizione, sente un legame con una terra che sente propria e sente questo legame nelle vene.
Un legame viscerale, ereditato da quegli antenati d’Albania che lasciarono la loro terra e ne abitarono una nuova e sconosciuta.
A casa mia si respira aria di appartenenza alla propria terra, si parla la lingua
arbëreshë e si impasta secondo antiche ricette.
Ringrazio mia nonna Elisabetta, per tutti “Bettina”, una piccola, ma grande donna, una donna d’acciaio, una donna che non si arrende, una donna che combatte. Nonna Mo’ (Nanë-momë, <<nonna e mamma>>), è la persona che mi ha insegnato a parlare la nostra lingua, è la persona che ha aiutato i miei genitori a farmi crescere, è una delle persone più forti che io conosca, è lei che mi fa sentire venota ed è lei che mi ha realmente insegnato che non ci si arrende mai, neppure davanti alle difficoltà.
E’ lei che adesso mi sta facendo piangere, mentre scrivo queste parole.
Mi sento venota, figlia di venota, nipote di venota.
Mi sento portatrice di una storia.
Mi sento amore per la tradizione.
Non so perché, ogni volta, mi sento dire che la mia è una cultura che non esiste più, che non ha senso tramandare, che non sente più nessuno, ma io continuerò a parlare la MIA lingua e continuerò ad indossare un abito storico, o una sua ricostruzione, ogni volta che ne avrò l’occasione.
Parlo tanto, ma mi piace ascoltare la musica e le opinioni altrui. Sono una studentessa di Liceo Classico, adoro studiare il passato e osservare le stelle, vecchi filmini di famiglia di milioni di anni fa. Amo i viaggi in treno, la musica nelle cuffiette, il sole, le notti stellate, le persone, la mia terra e il teatro.