Un sogno chiamato “Makrós”, cultura e teatro multimediale a Petrizzi

Un’emozione, un viaggio intrapreso dalla fine per sognare l’inizio più bello del mondo.

Ci sono realtà innovative in Calabria, spesso in piccoli borghi di provincia, che hanno deciso di mettere in gioco competenze e passioni e quindi  di restare in Calabria. Al di là di ogni luogo comune, è possibile lavorare nel campo artistico, con tutte le difficoltà del settore e di una regione ‘povera’ per i ‘poveri’, ed è possibile portare in alto la proposta culturale, contribuendo così allo sviluppo economico e sociale del paese.  Quando la creatività e la fantasia si lasciano andare e a tutto questo si aggiunge del sacrificio e un pizzico di follia, oltre che una sensibilità al recupero del passato, e della memoria, delle storie e delle poetiche del territorio, è così che si iniziano a creare dei buoni presupposti armonici, di contro alla ‘terra amara’ alla quale siamo abituati. È il caso dell’associazione culturale Makrós, che ormai da anni opera a Petrizzi, un paesino di 1.167 della provincia di Catanzaro, dove Miriam Santopolo e i suoi curano le regie di spettacoli teatrali, praticano le scene e le scenografie, realizzano laboratori teatrali e altro ancora. La parte tecnologica e multimediale è invece tutta opera di Antonio Pasquale. Questi i loro campi d’Intervento: eventi & spettacolo, mostre & musei, turismo culturale, valorizzazione del territorio, promozione della cultura locale.

Cos’è Makrós? È un’associazione Culturale Contaminata – Compagnia Teatrale Amatoriale. Cosa crea Makrós? Progetti innovativi legati al teatro, alle ultime tecnologie e all’arte interattiva. Consapevoli del valore dei nuovi linguaggi creativi, si rivolge a chiunque voglia intraprendere  un nuovo percorso per guardare il mondo da una nuova prospettiva. Il gruppo direttivo è formato da: Miriam Santopolo, Liliana Pologrupo, Patrizia Tolotta, Isabella Samà, Rosa Elena Piperata, Francesco Paparazzo, Eleonora Giorla.15151251_338235386554016_875542489_n

[quote]“Il patrimonio culturale e artistico costituisce un valore aggiunto da sostenere e da promuovere, ecco perché, nei musei, nelle mostre, nei parchi letterari e in ogni luogo di cultura utilizziamo l’innovazione tecnologica e le tecniche del teatro e dello storytelling per valorizzare il territorio e proporre una nuova fruizione dei beni culturali. Utilizziamo le performance teatrali e la video arte, con una forte elaborazione grafica e sottili elaborazioni narrative, ironiche e pervasive, in grado di risvegliare meccaniche ancestrali e di rendere la spettatore più ricettivo riguardo quanto legge, guarda e/o ascolta. Lavoriamo per realizzare nuove esperienze teatrali mediante l’utilizzo delle ultime tecnologie. Ci piace sperimentare nuove combinazioni e spingerci sino a quei confini inesplorati dove la narrazione vibra in coinvolgenti performance artistiche e interattive.[/quote]

Ciao Miriam,  partiamo dall’inizio,  parlaci di Makrós…

Makrós è una splendida forma di narrazione collettiva,  una narrazione che piano piano andrà ad assumere, sempre più, la sua inconsueta e straordinaria fisionomia… per il momento, piccoli frammenti lasciano intravvedere la sostanza che si nasconde dietro questa forma di narrazione che va protetta, tutelata e divulgata come ogni altra forma d’arte.

Qual è l’essenza di Makrós? E come pensi si sviluppi in futuro?

Pensare. Progettare. Realizzare. Condividere. Sono queste le parole chiavi. Coinvolgendo sempre più persone. Iniziare a costruire, nelle Fabbriche di Makrós, cose apparentemente inutili per scoprire cosa potrebbe essere utile e ancora non c’è. Makrós sarà un modo nuovo di usufruire di corsi su varie discipline, di scuole di teatro, di spettacoli e di serate aperte al pubblico, ma soprattutto di altre iniziative che organizzeremo, inaugurando un nuovo rapporto, più funzionale e creativo, tra tutti coloro che ne faranno parte.15129911_338235409887347_1844034296_n

Dunque, Makrós vuole riunire, vuole associare…

Associarsi è parola splendida che andrebbe esplorata nei suoi risvolti etici, filosofici, sociali, culturali e soprattutto esistenziali: se mi associo con qualcuno è perché desidero realizzare qualcosa che da solo non riesco a fare e Makrós vorrebbe costruire, finalmente, quella Casa dove si incontrano e si frequentano persone simili fra loro, pronte a rischiare gli azzardi più divertenti e, allo stesso tempo, più congeniali al loro stesso modo di essere.

LE FABBRICHE DI MAKRÓS: una fucina di proposte, di contenuti e di idee. Cosa sono le fabbriche? 

Le fabbriche di Makrós, sono uno spazio di lavoro, di ricerca e di riflessione, aperto a tutti i soci, in cui integrare ed affinare le competenze attraverso workshops, laboratori artistici e di arti performative, ai cui risultati saranno poi dedicate mostre ed eventi di presentazione. Le fabbriche di Makrós sono anche un luogo di condivisione dei saperi, delle esperienze, delle attività. Un luogo libero in cui incontrare altre persone con interessi simili e bere un caffè o un tè o un bicchiere di vino mentre si svolgono eventi teatrali, musicali, performativi, letture di poesia, mostre, ecc..

Quali le ultime attività svolte?

C’è stata la fabbrica di lettura espressiva, che ha dato vita al reading ‘Ti amo da morire’; la fabbrica photografica, full immersion foto-grafica; la fabbrica di scrittura creativa a più mani, che ha dato vita al racconto ‘Il sacrestano’.

Avete anche dedicato dei momenti alla poesia?

Si, ad agosto abbiamo realizzato ‘Diversi in versi’, a Palazzo Tucci, sospensioni poetiche e sonore con i versi di Pasquale Montalto e Domenico Tucci a Petrizzi (CZ), Diversi in versi è un’altra delle suggestioni creata da Makrós che proporrà, nel raccontare la storia che transita senza mai fermarsi, una serie di codici appartenenti a differenti linguaggi: poetici, iconici, fotografici, grafici, sonori e musicali. Le suggestioni sonore che ne scaturiranno racconteranno una nuova idea artistica in cui i suoni si aggrapperanno alle antiche note della nostra cultura e del luogo che ospiterà l’evento: un nuovo spartito musicale dove le impronte sonore faranno da eco ai versi dei due autori. E poiché la nostra cultura locale, nonostante l’evidente predominanza del mare, è una cultura di terra, i suoni seguiranno il viaggio che nei secoli i calabresi hanno compiuto dai monti al mare e… dentro sé stessi. Un concetto creativo che, oltre a unire il diverso, salda, una sopra l’altra, le arti utilizzando un linguaggio condiviso. Diversi in versi è un prodotto, siglato con la cultura emozionale di Makrós, che fluttua, in moto perpetuo, sui suoni del tempo e sui pensieri di chi li ha vissuti. Sempre in Agosto, abbiamo rappresentato in modo originale due tappe dell’Odissea di Omero: Circe e Polifemo. Un percorso sensoriale in cui il visitatore assume il ruolo di equipaggio di Odisseo e, tra scenografie e attori, ha anche modo di degustare alcuni prelibati alimenti provenienti direttamente dalle pagine dell’Odissea, tra cui i formaggi di Polifemo o il vino di Pramno o, ancora, le magiche pozioni di Circe badando bene, però, di prendere, prima, l’antidoto per prevenire le magherie della “diva” maga: l’erba Moli, «nera dalla radice, bianco come latte il fiore.», gli evita di subire spiacevoli trasformazioni. La stimolazione dei sensi, tra percorsi sonori al buio, video proiezioni, recitazioni e degustazioni  trasportano il visitatore in un mondo fantastico che non lo vuole come spettatore passivo ma quale vero protagonista di una storia nata per essere vissuta.

Come iniziative autunnali/invernali cosa bolle in pentola?

Abbiamo realizzato ad Ottobre ‘Makrós in fabula’, manifestazione pensata dall’Associazione per i bimbi di ogni età, ci siamo ritrovati presso la nostra sede dove abbiamo  interpretato, leggendo ad alta voce, alcune favole scelte ad hoc. Ogni bambino per partecipare è venuto dotato di cuscino, coperta e torcia tascabile. Altre importanti iniziative sono in programma.15135623_338235583220663_840542683_n

E poi c’è ‘TERRAMARA’, ecco cos’è Terramara?

Terramara è Teatro, Tecnologia, arte contemporanea, creatività e nuovi linguaggi di comunicazione sono le nostre passioni. E’ attraverso il loro utilizzo che creiamo eventi che, attraverso visioni e intrecci multisensoriali, vanno oltre l’immaginario. Siamo creatori appassionati di eventi teatrali legati a scenografie multimediali e interattive capaci di coinvolgere il pubblico trascinandolo all’interno di una storia mai pensata prima. TERRAMARA è uno dei nostri lavori studiato per trasformare le sfide in esperienze coinvolgenti e memorabili. ‘Spettacolo per menti curiose’, è questa la definizione che meglio si addice all’evento TERRAMARA: un percorso emozionante, che dal Brigantaggio arriva all’emigrazione dei primi del ‘900, raccontato attraverso nuovi linguaggi creativi che ben sanno armonizzarsi tra di loro: recitazione, videoarte, canto e danza si contaminano a vicenda per dare vita ad un prodotto nuovo, fuori dal comune e altamente innovativo.15151500_338235196554035_158496383_n

Di cosa tratta?

TERRAMARA è la storia d’emigrazione di una famiglia calabrese che si racconta attraverso un intreccio di performance visive e recitative in cui i personaggi reali interagiscono con gli spazi e con i personaggi virtuali, generando stupore e meraviglia nel pubblico che, attento e incuriosito, si abbandona alla magia del racconto, emozionandosi. Un’esplosione di sentimenti, dal sorriso alla commozione, in grado di coinvolgere lo spettatore che può così assaporare ciò che di magico vibra nell’aria. Lo spettacolo vede la presenza in scena, fra gli altri personaggi, di un originale coro greco che, fra tradizione e innovazione, sottolinea i momenti salienti attraverso performance recitative e coreografiche di livello. Le spettacolari scenografie visive danno spessore e originalità alla storia interagendo con gli attori, esaltandone le performance teatrali, e tessendo trame funzionali al racconto. Canti e danze e non per ultimo le fotografie, utilizzate per le videoanimazioni, contaminano ulteriormente lo spettacolo rendendolo ancora più suggestivo e originale e collocandolo nel teatro sperimentale di qualità.

In bocca a lupo Miriam, continuate così!

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Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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