Doctor Who, la speranza per tutte le donne

Oggi il mondo ha una occasione, ed è stata Doctor Who a regalargliela.

Come sempre, la serie TV più longeva e speciale di sempre- è nata nel 1963- è anni luce avanti all’opinione pubblica, alla politica e al sentire comune.
Ieri è stato scelto il Tredicesimo Dottore, che dopo i panni maestosi e sublimi di Peter Capaldi, avrà il volto di una donna, Jodie Witthaker, bravissima attrice già vista in Broadchurch ( serie consigliatissima, tra l’altro), e questo ha provocato un polverone, che è stato l’ennesima testimonianza, se ce ne fosse stato bisogno, dell’ipocrisia che circonda le donne, della strada che ancora la parità dei sessi deve fare.
Basta leggere i titoli dei giornali, che improvvisamente si sono accorti di Doctor Who: persino Repubblica (!), che non aveva mai scritto nemmeno un trafiletto in questione, ha addirittura dato la notizia sul suo sito!
Tutti a parlare di rivoluzione, scelta rischiosa, azzardo… e la ragionata scelta di una professionista brava, intelligente, apprezzata e bella messa in secondo piano.
L’unica cosa che conta, adesso, è che – orrore!- il Dottore è una donna, e schiere di haters e fanatici si sono stracciati le vesti, giurando di abbandonare la visione della serie, teorizzando astruse teorie sulla “tradizione del Dottore”,e mandando all’aria ogni insegnamento che questa serie ha dato a tutti per 54 anni.
Niente, il Dottore ha speso anni della sua vita a dire al mondo che le differenze non esistono,che il razzismo e le armi fanno schifo, che le donne e gli uomini sono uguali…. mi sembra di dire che lo ha fatto per un pubblico ingrato, che ha visto questa serie senza mai guardarla per davvero.

Eppure, Doctor Who ha dato al mondo una grande occasione: finalmente, per la prima volta, una donna, nel cinema ha un ruolo da vera e assoluta protagonista: non è la spalla dell’uomo che fa il maschiaccio per attirare le folle alla visione, nè la donnina urlante, e neppure l’improbabile figlia di un padre che la vede come la luce dei suoi occhi e che l’ha cresciuta così.
No, è il Dottore che ha scelto di rigenerarsi con questa faccia, e dice al mondo che migliaia di anni portati sulle spalle, gravi decisioni e salvezza dei pianeti ora sono nelle mani sagge di una donna, che non ha niente da invidiare ad un uomo.
Dopo questa scelta, nessuno potrà mai più dire che le donne devono essere inferiori agli uomini, perchè, se Jodie riesce ad essere il Dottore, allora le donne potranno fare qualunque cosa, e nessuno sarà in grado di sostenere la frase “sei tosta, per essere una donna”.
Una Donna è stata il Dottore, e il Dottore è oltre ogni clichè, pregiudizio e tradizioni vecchie e stantie.

Lo dico da uomo: ben venga il Dottore donna: dopo questa scelta, il mondo potrebbe non essere più lo stesso, e forse avrà una speranza.

Di Pesaro. Ho trentaquattro anni, vivo e scrivo da precario in un mondo totalmente precario, alla ricerca di una casa dell’anima – che credo di aver trovato – e scrivo soprattutto di fantasy e avventura. Ho sempre l’animo da Don Chisciotte e lo conserverò sempre!

Da maschio, ritengo che donne e uomini siano sullo stesso piano.
Ma il dottore donna non ci sta e proverò a spiegarti il perché.
Ormai sono passati 56 anni da quando Doctor Who è iniziato e il dottore è sempre stato un uomo.
Mettere una donna (che fra l’altro non è un’ ottima attrice e non ha proprio la faccia da Dottore) non va bene.
Il personaggio del dottore trasmette emozioni che solo un maschio riesce a trasmettere, una donna ne trasmette altre.
Se avessero deciso che il Dottore, ad ogni rigenerazione cambiasse sesso, allora non mi sarei lamentato.
Ma non si può dopo ben 56 anni mettere una donna che non ci sta a dire niente nel ruolo che interpreta solo perché Doctor Who non sembra maschilista è una cosa stupida.
Spero di non essere stato offensivo.
Arrivederci

Wow vero, non so se è vero, però interessante, cioè ci sta come tua opinione, ma non so se in fondo è perchè pensi anche tu che sia un assalto Sjw politicamente corretto del femminismo che invade gli spazi nerd maschili.
Io mai vidi il dottor who, ma secondo me se affronta tutti questi temi, può raccogliere la provocazione su quali emozioni può trasmettere una donna e farti magari riflettere su da dove vengono queste idee. Non so se risponderai, ma poniamo che l’idea che non ti immagini una donna scienziato pazzo, quella stralunatezza, un Doc di ritorno al futuro donna, possa essere la provocazione del dottor who, noi costruiamo questa cultura e certe cose ci sembrano naturali per come siamo stati abituati, piano piano si mettono in discussione, poi arrivano i Voldemort che dicono basta, si sta andando troppo oltre, se sentite avversione verso ciò assecondatela, l’avete perchè innaturale è ciò che questi propongono, anzi non fidatevi di chi lo propone, ha una agenda distruttiva, chi ha governato con queste proposte vi dà i risultati economici e sociali che sentite adesso, poi guardate quelli lì di Tumblr per capire quanti danni hanno fatto. Quindi c’è la diffidenza la cui reazione di “pancia” è adesso assecondata, non più messa in discussione nelle sue radici sociali.

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