Apprendiamo dalla prima pagina della Domenica de Il sole 24 ore dell’interessante festival di storia del novecento “900 fest” in arrivo a Forlì dal 4 al 7 ottobre.
Come sarebbe andata senza la Rivoluzione russa? O per dirla con il finale dell’articolo di Michael Walzer “Come sarebbero state la Russia, l’Europa e la sinistra oggi se i Menscevichi ( i socialdemocratici russi) avessero vinto”?
[quote]È stata un disastro: per il popolo, per l’Europa, per la sinistra. Ma poteva andare in un altro modo?[/quote]
La Fondazione Alfred Lewin, l’AMI, l’ANPI, l’ARCI, l’ENDAS, l’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea, la CGIL, la CISL, la UIL, e l’UDU della provincia di Forlì-Cesena si sono aggregati per dare vita al Festival Europeo di Storia del 900, partendo dalla considerazione comune della necessità di un costante approfondimento storico, accompagnato da un lavoro sulla memoria, di ciò che è successo nel secolo scorso in Europa. Il Festival di Storia ha l’obiettivo di qualificare questo territorio come riferimento nazionale e internazionale facendone un luogo di riflessione, incontro e studio sulle dittature, i totalitarismi e la democrazia, anche ricordando la forte vocazione alla politica che la Romagna ha mostrato a tutta l’Europa, dal Risorgimento e dall’irrompere della questione sociale in poi. Il Festival si propone di diventare un appuntamento storico e culturale di livello internazionale, da effettuarsi con cadenza annuale in collaborazione con le istituzioni.
Le giornate del Festival vogliono costituire un punto di incontro e confronto, non solo per la popolazione romagnola, a partire dalla consapevolezza che questo territorio rappresenta ancora oggi un riferimento obbligato -storico e simbolico- per la storia del fascismo e per una riflessione sulle dittature. La prima edizione si è tenuta nel mese di ottobre del 2014, con due convegni sulla Grande Guerra e le origini dei totalitarismi in Europa e del Fascismo in Italia, una tavola rotonda dedicata al concetto di “Uomo nuovo”, una rassegna cinematografica, presentazioni di libri e conferenze, con la presenza di ospiti italiani e internazionali.
Direzione scientifica e Comitato scientifico
La direzione scientifica del progetto è affidata al prof. Marcello Flores, storico, direttore del Master europeo Human Rights and Genocide Studies dell’Università di Siena e direttore scientifico della rete INSMLI (Istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Italia), coadiuvato da un Comitato Scientifico internazionale, così costituito: Marie-Anne Matard-Bonucci (FRA), Università di Parigi 8; Ruth Ben Ghiat (USA), New York University; Giovanni Gozzini (ITA), Università di Siena; Stephen Gundle (UK), Università di Warwick; Lutz Klinkhammer (D), Istituto Germanico di Roma; Roberto Balzani (ITA), Università di Bologna; Maurizio Ridolfi (ITA), Università di Viterbo; Maddalena Carli (ITA), Università di Teramo; Paola S. Salvatori (ITA), Università di Bergamo.
PER INFORMAZIONI:
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Fondazione Alfred Lewin
v. Duca Valentino, 11, 47121 Forlì
Tel. 0543. 36698, Fax. 0543.30421
E-mail: info@alfredlewin.org
DIRETTORE SCIENTIFICO:
Marcello Flores
COMITATO ESECUTIVO:
Rosanna Ambrogetti
Vladimiro Flamigni
Elide Rusticali
COORDINATORE Segreteria Organizzativa:
Rosanna Ambrogetti, Barbara Bertoncin
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".