La dimora

Secondo me, solo secondo me per quello che so,  siamo molto arcorati con le nostre CASE. Soprattutto qui. A sud.

Anche da noi ci sono questi piccoli paesini, anche loro con  le loro tradizioni.
Ma punto è che ci fissiamo con un posto dove vivere, come se legati, incorporati, destinati….


Cominciamo scavare una buca, mettiamo le pietre, si aggiungono le finestre, si decide colore. ..
Bello lo è. Per quello che mi ricordo, la casa non era mai completa completamente.

Ogni l’estate venivo dalla mia zia e trovavo le cose nuove. Tipo: laghetto. Con i fiori e una papera colorata.  Altro capannone. Nuova entrata…..

Il giardino era il loro paradiso. E strano, entrando dentro la casa, nonostante i cambiamenti, la casa  risultava sempre uguale.


Al sud il primo pensiero del genitore è lasciare in eredità la casa ai figli  suoi.
Bella l’idea! Ahhh. Perché non è  arrivata da noi?

Eravamo troppo barbari?

Ma non mi spaccherei la schiena solo perché mio foglio può dormire nel letto con baldacchino. Sono quasi tutte le madri che lo farebbero. Qua  al sud.
Si vede che vengo da lontano.
Ma volevo alla fine dire che la gente se fissa con la dimora, come un posto sicuro non rendersene conto quanto è fragile.

Perciò ho capito una cosa e ve la devo dire :
“Non importa dove vivi. Ma dentro chi?”

 

Mi presento?
Sono una Madre. Ma non ho figli.
Sono una che sceglie sempre la via più tortuosa. E non so perché.
Sono una che ha imparato ad amare!
( ma che fatica😎)
E sono una che è convinta che :
"La rovina dei figli, sono i loro genitori."

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