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Como, Daniele Cortis – Il film di Mario Soldati dalla sceneggiatura allo schermo, il 26 giugno a Villa Olmo

Alberto Buscaglia

A Parolario la presentazione dell’ultimo libro del trittico dei saggi dedicati alle sceneggiature dei film di Mario Soldati tratti dai romanzi di Antonio Fogazzaro mercoledì 26 giugno ore 17.00 Como, Villa Olmo.

Daniele Cortisil film di Mario Soldati dalla sceneggiatura allo schermo (New Press Edizioni, 2018) è il nuovo saggio di Alberto Buscaglia e Tiziana Piras che conclude il trittico dedicato alle sceneggiature dei film di Mario Soldati tratti dai romanzi di Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo antico e Malombra.
Daniele Cortis (1885) è il secondo romanzo di Antonio Fogazzaro, iniziato subito dopo il successo di Malombra (1881) e continuato in un momento emotivamente importante ma tormentato per l’autore, come documenta il saggio di Tiziana Piras dedicato alla elaborazione del romanzo e al rapporto con il film. Fogazzaro trasferì nel nuovo romanzo il suo travaglio sentimentale, raccontando la storia di un “amore sublime” ma impossibile, ambientata sullo sfondo della piccola provincia vicentina e su quello romano della politica dell’Italia post-risorgimentale.

Gli autori del saggio si sono subito trovati di fronte a una serie di problemi connessi all’assenza dei materiali di documentazione: dall’introvabile sceneggiatura definitiva firmata da Aldo De Benedetti, al film vero e proprio, del quale non esiste alcuna versione digitale né una copia 35mm presso la Cineteca Nazionale. Hanno potuto ricostruire il film utilizzando una pessima registrazione VHS da un imprecisato passaggio televisivo e giacente presso una videoteca, confrontandolo poi con una vecchia copia 16mm frammentata e scomposta nel montaggio, scovata dopo lunghe ricerche presso un collezionista privato.
La sensazione generale che si ricava da tutta questa lunga e difficoltosa ricerca –  ricostruita dal punto di vista della struttura cinematografica da Alberto Buscaglia e da quello storico nel saggio di Luciano De Giusti – è quella di una sorta di “rimozione” calata su questo terzo film fogazzariano che Soldati ha girato nel 1947, le cui cause sarebbero da rintracciare nella particolarissima “ragione sociale” dei produttori del film (il Vaticano con la sua casa di produzione Universalia Film), associata a un clima politico e culturale non particolarmente benevolo verso Mario Soldati e a un cinema che non fosse di militanza e non si confrontasse con la dura realtà sociale del dopoguerra.

Alessio Brunialti dialoga con Alberto Buscaglia e Tiziana Piras.

Il film:

Daniele Cortis (1947), regia di Mario Soldati, con Sarah Churchill (Elena Carrè), Vittorio Gassmann (Daniele Cortis), Gino Cervi (Barone di Santa Giulia), Ruby D’Alma (Tarquinia Carrè), Gualtiero Tumiati (Zio Lao). Sceneggiatura di Aldo De Benedetti e Mario Soldati, con Mario Bonfantini, Luigi Comencini, Andrea Lazzarini, Tino Richelmy. Musica di Nino Rota. Fotografia di Domenico Scala e Vaclav Vich (Nastro d’Argento 1947). Prodotto da Salvo D’Angelo per Universalia Film.

Gli autori:

Alberto Buscaglia regista e sceneggiatore, ha collaborato con la Rai dal 1973 al 2000 con produzioni radiofoniche e televisive. Dal 1999 collabora con la Rete Due della RSI, Radio televisione della Svizzera italiana, con produzioni radiofoniche di prosa, sceneggiati e di docufiction. Ha diretto spettacoli e laboratori teatrali. Nel 2008 ha ideato il Premio Antonio Fogazzaro di cui cura la direzione artistica e nel cui ambito ha curato con Tiziana Piras la pubblicazione delle sceneggiature di Mario Soldati Piccolo mondo antico (2014) e Malombra (2015).

Tiziana Piras ricercatrice di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Trieste, si occupa di filologia d’autore. In quest’ambito ha curato l’edizione critica diPiccolo mondo antico per l’Edizione nazionale delle opere di Antonio Fogazzaro di cui fa parte del Comitato scientifico. Per l’Edizione nazionale delle opere di Gabriele D’Annunzio ha curato l’edizione critica della Vita di Cola di Rienzo. Collabora al Premio Antonio Fogazzaro. Ha inoltre curato edizioni sul teatro di Machiavelli (Mandragola) e di D’Annunzio (Fedra). Si è occupata di Giacomo Leopardi e di Eugenio Montale e dei loro rapporti con il sacro. È autrice di saggi sulla letteratura triestina (Umberto Saba, Biagio Marin, Giuseppe O. Longo), e sulla didattica della letteratura.

Luciano De Giusti insegna Storia del cinema all’Università di Trieste. Autore di volumi monografici dedicati a Pier Paolo Pasolini (1983), Luchino Visconti (1985), Ken Loach (2011) e curatore di altri su Robert Bresson, Ingmar Bergman, Joseph Losey, ha scritto vari saggi sul cinema d’autore apparsi in opere collettanee e riviste specializzate. Oltre al vol. VIII della Storia del cinema italiano-1949/1953 (2003) e Immagini migranti. Forme intermediali del cinema nell’era digitale(2008) ha curato la pubblicazione degli scritti di Andrea Zanzotto Il cinema brucia e illumina (2011). Sul rapporto tra cinema e letteratura ha scritto inoltreQuarantotti Gambini e il cinema. Trasfigurazioni di una poetica (2015).

Il Premio Antonio Fogazzaro è organizzato con il contributo di BiM Porlezza, Comune di Valsolda, BCC Lezzeno.

Con il patrocinio di Regione Lombardia Il Consiglio; Mibact; Provincia di Como; Comune di Como; Camera di Commercio Como; Università degli Studi dell’Insubria; Accademia Olimpica Vicenza.

Partner e Sponsor: New Press edizioni; La Provincia; ParoLario; Comune di Grandola ed Uniti; Credito Valtellinese; Assicurazione3Laghi; Hotel Stella d’Italia; Hotel Merloni; Domasino il Vino del Lago di Como; Cantine Angelinetta Lago di Como; Foto Cente; Macelleria Erba.

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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