La settimana santa e il rito dei “Vattienti” a Nocera Terinese

Come ogni anno, per noi il terzo anno consecutivo, ritorna la tappa col rito dei “Vattienti” di Nocera Terinese, nella settimana santa. Un ritorno alla tradizione, che riunisce grandi e piccoli, e che soprattutto in vista della Pasqua riorganizza le case, gli incontri, fra chi resta e chi ritorna.

E mentre l’opinione comune resta ferma, in pregiudizio, sul fatto della spettacolarizzazione, sulle critiche a un rito definito da molti inutile, quale rappresentazione della passione di Cristo, quindi del dolore, c’è chi da tutto il mondo fa le valigie per entrare nel piccolo paese posto fra le due province di Catanzaro e Cosenza e assistere con piacere a ciò che accade dietro le quinte, e nelle piazze.

Non tanto per un senso di spiritualità da associare alla Chiesa, anzi è risaputo l’atteggiamento contrario di questa nei secoli, quanto per una ricerca dell’attualità che sentiamo appartenga a ciascuno di noi.

Particolare è costatare l’aumento di vattienti, quindi di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, a dispetto di tutto ciò che la contemporaneità perde ogni giorno. Quindi, al di là dei motivi personali che legano questo rito ai visitatori risulta necessario osservarlo, viverlo, in pieno silenzio, oltre il clamore sollecitato dai media e dai fotografi, sebbene in questo ci siano contraddizioni.

Come noterete dalla fotografia, scattata lo scorso anno da Aldo Tomaino – Manifest, il viso dell’ecce homo, appare angelico, nella sua tenera età, ma quasi disturbato, non impaurito, dal mezzo fotografico.

Lasciamo tramandare le tradizioni, nelle loro essenze, senza però scadere nella strumentalizzazione continua di quel che non abbiamo vissuto in prima persona e che continuiamo a guardare con sospetto.

 


Per chi volesse saperne di più e venire con noi la partenza prevista è per sabato mattina 31 marzo.

(info@manifestblog.it)

 

 

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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