Luglio viaggio di speranza e memoria

10 ore di treno. Per molti, una sofferenza. Per me, una gioia.

Poter tornare di nuovo a viaggiare verso Lamezia e la Calabria è un balsamo: la pandemia ha fatto tanti danni, e tutti sappiamo quali: ma quando hai una seconda casa lontana, e non ci puoi andare, veder avvicinarsi il giorno nel quale ci tornerai è una gioia.

Molte cose sono accadute dal lontano 2014, quando misi piede per la prima volta in Calabria ed entrai a far parte anche fisicamente di Manifest; e anche se alcuni si sono allontanati perchè così è la vita, e tutti abbiamo perso un caro amico, ciò che è stato rimane, e quando torni sai che c’è sempre qualcuno pronto ad accoglierti.

Da allora sono diventato scrittore “per davvero”, e ho portato i miei Racconti Disprassici un pò dovunque: mancava la mia seconda casa. E ora hanno trovato casa anche lì.

Eppure, non è stata la cosa più importante ai miei occhi di questa lunga eppur troppo breve settimana: perchè la mia nave in viaggio ha trovato degli Ormeggi inaspettati.

Un festival di memoria e speranza, d’antimafia e resistenza, tra le mura accoglienti del TIP Teatro- che Zeus benedica Dario Natale!- e incontri straordinari ed emozionanti coordinati da quella formidabile Agenda Rossa che è Silvia Camerino: tanti incontri con parenti e amici di vittime di mafia. In questi casi ciò che dovrebbe colpire è il dolore immagino. Invece ciò che a me ha colpito è l’Amore che traspare da queste rocce di speranza: l’amore verso la vita, il mondo, le persone, il futuro. La rabbia c”è, in loro, ne sono certo; ma… non riesce a vincerle. E’ l’amore che le guida. Perchè la miglior risposta a chi vuole distruggere tutto è proprio continuare a costruire attorno a sè, nonostante una vita spezzata e frantumata.

Guardo negli occhi queste Persone- con la P maiuscola- e ci vedo la Vita, nonostante tutto:; ascolto F, uomo straordinario, compagno di Peppino Impastato, e rimango ammirato dal suo sorriso e dalla sua allegria; ascolto S, cara amica, che con la forza dell’amore per suo padre, indica la strada per Ricordare, Combattere e Perseverare; osservo P, che con grande dignità e parole limpide come la verità mostra cosa vuol dire essere Seme di Legalità.

La settimana vola, mi immergo nei boschi di Serra San Bruno con una famiglia allegra e coraggiosa, e salgo verso il Castello di Pizzo, alla ricerca del sogno di Gioacchino Murat, e in fondo lo trovo tra le viuzze strette; mi fermo davanti al mare, croce e delizia di noi Greci d’Occidente, e penso che questa terra così bistrattata, se la guardi con speranza e memoria, sarà sempre brillante come un diamante.

Riprendo il treno, e sono triste, ma anche felice: perchè quando hai una casa, anche se non è facile da raggiungere, è sempre lì che ti aspetterà.

Di Pesaro. Ho trentaquattro anni, vivo e scrivo da precario in un mondo totalmente precario, alla ricerca di una casa dell’anima – che credo di aver trovato – e scrivo soprattutto di fantasy e avventura. Ho sempre l’animo da Don Chisciotte e lo conserverò sempre!

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