Ecstasy: Three Tales of Chemical Romance ~recensione

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Il libro Ecstasy di Irvine Welsh si apre con questa cruda e semplice frase. Una raccolta di tre romanzi brevi scritti nel 1996 – Gli invitti,La fortuna sta sempre nascosta e Lorraine va a Livingstone – che sono il nucleo di questo breve ma simpatico viaggio attraverso uno stile di scrittura forte,a tratti violento e delirante ispirato da situazioni borderline della Leith negli anni ottanta e novanta. I personaggi ricorrenti in tutti gli altri suoi romanzi,uniscono le loro storie in un groviglio di sesso, risse, droghe e chi più ne ha più ne metta.

Nei tre racconti vengono evidenziati i rapporti tra i protagonisti stessi,i loro vissuti di noia e monotonia riscontrabili nel ragazzo della porta accanto o nella signora del pianerottolo (con una punta di immaginazione e una creatività..acida).

Trentenni che vivono come adolescenti, sempre in giro per locali nei week-end insieme agli amici cercando lo sballo perfetto; donne insoddisfatte della loro vita sentimentale e professionale in cerca di esperienze nuove e travolgenti divise tra una pasticca e la stesura di un “romanzetto rosa” nel quale annegare dolori e dispiaceri. Ma ci sono anche donne che nutrono sete di vendetta contro gli artefici della loro disabilità. È il caso di Samantha,nata senza braccia a causa della Tenazadrine,farmaco sperimentale assunto da sua madre durante la gravidanza,protagonista del secondo racconto.

“[…]Samantha aveva già incontrato altri figli della Tenazadrine. Ed era sempre stato imbarazzante. Era un argomento di conversazione, la loro deformità, che stava lì a guardarli in faccia. Come ignorarla? Come non ignorarla? Aleggiava sulla più casuale delle conversazioni come una nuvola nera. Di più: una parte di lei li odiava. Le ricordavano com’era fatta,com’era vista dal resto del mondo. Una persona con una carenza: una carenza di braccia. E una volta che ti ha appiccicato addosso l’etichetta della carenza, la gente tende a farne un fatto universale, relativo a tutti gli ambiti, intelletto, fortuna, speranza.[…]”.

Vengono trattati inoltre temi come la bulimia,le crisi nei rapporti coniugali e i dubbi sull’identità sessuale, con un tono aggressivo, carico di dramma e tensione scandito da dosi di metadone,pillole e parolacce. Non è solo droga, cattive abitudini, modi considerati “sbagliati” di vivere ciò che si trova leggendo. Ero molto curiosa di scoprire cosa contenesse questo libro e sopratutto in che modo trattasse un’argomento così complicato come la droga e ne sono rimasta piacevolmente colpita, perché attratta da questi temi drammatici e spesso estremi.

Personalmente sono rimasta soddisfatta da ciò che ho trovato sfogliando,anzi,divorando queste pagine. Cercavo un romanzo attuale, crudo, forte e penso di averlo trovato proprio con Ecstasy. La lettura non proprio leggera di queste tre storie ha appagato quello che era un mio bisogno primario: la necessità di approfondire una “narrativa tossica” capace di occupare un vuoto sempre presente nei miei pomeriggi.

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