Un sabato sera spento,freddo,che portava dietro di se i rimpianti dei sentimenti sprecati e delle promesse mai mantenute. Due ragazze annoiate di vedere le stesse facce ogni settimana, stanche di sentire sempre gli stessi discorsi sulle stesse persone avevano bisogno di qualcosa…qualcosa per ravvivare l’atmosfera di quella piazza ormai monotona. Un intruglio al cocco magicamente fa apparire tutti più simpatici nel giro di dieci minuti. Sedute in tutta tranquillità brindano alla felicità alla speranza di un’estate formidabile mentre il mondo scorre come la pellicola di un film scadente davanti ai loro occhi. Scena principale da film romantico: un lui e una lei che si rincorrono dai lati opposti della piazza e si fermano in un abbraccio davanti alle due malcapitate che guardano sconcertate il tutto scandito da musica house ad alto volume. Partono sguardi e risate, doppiaggi di dubbio gusto sulla conversazione dei due attoruncoli che non volevano assolutamente attirare l’attenzione. -proprio no- e ancora altre risate. Decidono dopo venti secondi che le romanticherie non fanno per loro e propense ad alzarsi dalla panchina,si rendono conto che non è ancora il caso di muoversi dato che tutto intorno splende di colori e suoni inebrianti. Immobilizzate comprendono che l’unione fa la forza e insieme sarebbero riuscite a conquistare il loro tragitto panchina-scala che le avrebbe portate verso la libertà. Abbandonare il set di finte amicizie era diventata una missione e le due ragazze erano pronte,o almeno pensavano di esserlo. Con l’agilità pari a quella di un maratoneta depresso riescono a sfuggire alle scenette di opportunismo e si dirigono alla scoperta del mondo…il resto è un ricordo offuscato nel quale riecheggiano suoni assordanti di passi,pensieri,emozioni e sguardi. Nei loro occhi si vede con molta chiarezza la voglia di andare oltre, di ripartire, di mettersi in gioco, di riprendersi ciò che era stato rubato..
Una serata come quella era servita non a legarle di più -erano già da prima grandi amiche- ma ad aggiungere un tassello di “disagio” nel grande puzzle che forse consideravano vita..chissà…
Dedicato a te,che eri lì,a ridere di quei due cretini.
Secondo nome: Curiosità.
Sogno di giorno.
Scrivo per liberare la mente.