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A Belmonte ritorna “Rifugi d’aria, border”, una festa per celebrare l’incontro con l’altro, il presente come quotidiano

Rifugi d’aria border

A Belmonte Calabro festa di comunità, inclusiva e popolare,

 a cura di Ex Convento

5-7 ottobre 2018

 

BELMONTE. Il presente inteso come quotidiano; la ritualità vista come tutto ciò che permette all’uomo di incontrare l’altro e manifestare se stesso. Questi i leit-motiv di Rifugi d’aria – Festa di comunità in programma a Belmonte Calabro (Cosenza) dal 5 al 7 ottobre prossimi.

 Il direttore artistico della manifestazione, Stefano Cuzzocrea, parla delle iniziative e dei temi che caratterizzeranno la tre giorni nel suggestivo paese del Tirreno cosentino.

“Rifugi d’aria border nasce dalla riflessione sul vuoto che lascia chi va via e sul pieno che genera chi rimane”.

Questo nuovo progetto è dunque profondamente legato al tema di ciò che resta: una dimensione che verrà espressa appunto attraverso i temi del presente e del rito.

“Da quello sciamanico a quello induista – spiega Cuzzocrea – il rito è tutto ciò che mette in relazione l’altro con se stesso.  Bisogna abituarsi ai luoghi per poterli abitare. Un luogo deve diventare abitudine per tramutarsi poi in lavoro quotidiano”.

Il direttore artistico annuncia dunque una vera e propria festa inclusiva e popolare.

“Con Rifugi d’aria border – afferma – esploreremo i luoghi e ci prenderemo cura di essi. Dal 5 al 7 ottobre Belmonte vivrà una festa aperta e gratuita con un grande valore sociale e civile che guarda al limite personale e alla caduta come punti di forza da cui ripartire; situazioni che rafforzano le relazioni e creano fiducia”.

 In Rifugi d’aria l’elemento ‘border’ è il confine che non è inteso come limite ma come prospettiva di incontro e di continuo scambio culturale. La tre giorni di Belmonte intende rappresentare le piccole comunità con le loro possibili visioni, le loro buone pratiche; comunità che sono realtà fragili come un “rifugio fatto d’aria”.

La tre giorni avrà un programma ricco e intenso con una residenza creativa, concerti, teatro, laboratori, poesia, talk.

Prenderanno vita e forma dei progetti speciali costruiti per questa edizione di Rifugi d’aria che mirano ad esprimere la poetica e la politica culturale di Paola Scialis, scomparsa nel maggio scorso, artista ed anima delle molteplici attività promosse da Ex Convento. Si parte con una magnifica residenza creativa. Durante le tre giornate i NtinnaNtì lavoreranno insieme al dj e producer Marco Dalmasso, in arte Ghiaccioli & Branzini. Insieme a loro Danile Li Bassi. Un gruppo poliedrico che si concentrerà sui canti polifonici contadini e su una loro rilettura in chiave elettronica.

I NtinnaNtì (Ntinna è un termine dialettale diffuso in varie zone della Calabria, viene utilizzato da alcuni cantori per spronare i compagni di suono a cantare) sono Chiara Mastroianni, Alessio Bressi, Giuseppe Muraca e Giuseppe Gallo, animatori del progetto “Felici e Conflenti”. Il lavoro di residenza verrà presentato sabato 6 ottobre, dopo il loro concerto.

Tra gli ospiti di Rifugi d’aria anche  Alessandra Asuni che propone la perfomance, per solo 18 spettatori alla volta (verrà ripetuto per 3 volte nella giornata di sabato) Matrici – un rito.  L’ artista sarda esplora il ciclo di “morte -vita -rinascita” attraverso antiche pratiche e mestieri della sua terra d’origine. “Un percorso che richiama come forma la performance teatrale rituale in cui nel corso della ‘esecuzione’ si può generare sempre qualcosa di nuovo. Questo tipo di lavoro ha un carattere sperimentale, un’esperienza individuale e collettiva assieme.”

Il 5 ottobre a Rifugi d’aria ci sarà anche Bst, un progetto artistico di ricerca audiovisiva che si basa principalmente sulla sperimentazione elettronica, la libera improvvisazione e il minimalismo esecutivo. A formare il gruppo Mattia Biondi (electric guitar & effects), Mario Lino Stancati (analog & electric devices) e Maria Todaro (synth & voice).

Nel programma della tre giorni anche Talknoise, “un corpus di parole sospeso tra urgenze poetiche, di narrazioni interrotte e lacerti di canzone. Un flusso sonoro alimentato da chitarre rumorose, melodie spezzate e frammenti di pura improvvisazione. Una sorta di recitativo in jazz, jazz inteso come ricerca della. I Talknoise sono Erneto Orrico ( attore) e Massimo Garritano ( musicista).

 

Per sostenere la manifestazione è aperta la campagna di crowdfunding http://sostieni.link/19483

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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