DeScrivo3 ~ La terra degli alberi caduti – recensione

Come si dice da noi, quando cade un albero tutti fanno legna. Ed è vero. Tutti hanno abusato di noi”.

Messico, non il paradiso dei turisti, ma l’inferno dei cartelli della droga, dell’impunità, del sistema corrotto. È questo il punto cardine del docufilm di C. Cordova e A. Morelli, inserito nella rassegna di DeScrivo3 prima della fine. 

L’obiettivo è quello di raccontare tramite l’esperienza diretta del giornalista, e usufruendo dell’indagine per intervista, la realtà di un luogo che non è così lontano e astratto, nel quale il potere politico non è garante di libertà personale, la magistratura non è un organo indipendente, la polizia è corrotta dagli stessi narcos e purtroppo vige in generale un clima in cui 40 milioni di persone vivono sotto lo stato di povertà e la libertà di stampa è totalmente assente, poiché si pratica la censura.

Si nota la particolare attenzione alle vicende dei desaparecidos e alla loro correlazione con la scarsissima giustizia (praticamente inesistente) del governo messicano. I numeri parlano chiaro: sono circa 33mila le vittime degli ultimi anni, e a parlare sono le loro madri, le quali lottano costantemente per avere risposte e chiarimenti. Sono le stesse che si impegnano nel cercare loro tracce nelle più di 900 fosse comuni sparse per lo stato…

La cattiva politica colpisce anche il mondo dei giornalisti, i quali vengono ammazzati solo perché svolgono il loro effettivo lavoro. Infatti, essi “pagano” il pegno perché tentano di parlare di narcopolitica, della criminalità organizzata con lo stato, quando invece dovrebbero soltanto fare propaganda, autocensurandosi.

Il contributo di questo documentario è fondamentale per aprire gli occhi verso la realtà oltreoceano, composta da una minoranza che non riesce a far sentire la sua voce e da sola non può di certo combattere il sistema. Non soltanto un’inchiesta giornalistica, ma un approfondimento su aspetti che la politica di uno stato moderno non può mettere da parte o nascondere. Bisogna reagire a tutto questo.

La verità cura, la verità guarisce

 

 

 

Claudio Cordova, 32 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online “Il Dispaccio”. Ha lavorato per diverse testate calabresi, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria e di giornalismo investigativo. Nel 2014 è stato nominato consulente esterno della Commissione Parlamentare Antimafia.

Secondo nome: Curiosità.
Sogno di giorno.
Scrivo per liberare la mente.

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