Conclusa la XVII edizione del Premio Letterario Internazionale Feudo di Maida: 127 autori concorrenti italiani e stranieri, 944 copie di libri e 52 case editrici nazionali partecipanti. Uno sguardo largo all’Europa e al Mediterraneo, con parecchi spunti al passato utili per leggere il presente e predisporsi senza pregiudizi e stereotipi al futuro. A presiedere la giuria del Premio quest’anno, dopo la storicità trasmessa da Luigi Lombardi Satriani, è Nando Dalla Chiesa il quale ha subito focalizzato l’attenzione sul respiro ampio del Premio. “La scelta sugli argomenti che riguardano l’immigrazione è stata del tutto spontanea – ha spiegato Dalla Chiesa sul palco dell’Auditorium T. Gallo Cantafio – non calcolata, il premio si legittima per la funzione che può esercitare ed ha un valore internazionale perché guarda all’Europa e alla contemporaneità”. Una giuria di qualità, quella composta da Nando Dalla Chiesa, Giorgia Gargano, Salvatore Speziale, Sergio Tanzarella, Antonio Bagnato e Mauro Vasta, che nella lettura ha fatto prevalere l’attualità, quale imperativo alla responsabilità di uomini, cittadini, intellettuali, politici. Alla cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista di Sky Tg24 Manuela Iatì, presente un pubblico proveniente da più zone della regione. Ai saluti del sindaco di Maida Salvatore Paone, sono seguiti quelli di Maria Francesca Corigliano Assessore regionale all’Istruzione. “Ci concentreremo ancora su storia, cultura, e gastronomia – ha detto il sindaco Paone, in carica a Maida da 2 anni – crediamo sia questa la ricetta del rilancio dell’intera Regione”. Il Premio, vincitore di bando regionale, riprende vita dopo la pausa del 2012. “Unire la dimensione materiale a quella immateriale – ha affermato la Corigliano – questo l’obiettivo dei bandi su cui la Regione sta investendo”.
Un lavoro storico fatto di passione e competenza ma soprattutto di rapporti umani e relazioni che continuano a consolidarsi nel tempo. E ancora serietà e precisione fra le caratteristiche del Premio e della sua giuria, la cui anima è rappresentata da Leo Greto Ciriaco Presidente de La Lanterna. A diffondere energia ironia e intelligenza raffinata la segreteria Giorgia Garnano. Un premio che, nella città d’arte, si abbina in maniera coerente al resto del patrimonio storico artistico e culturale, coinvolgendo in maniera persuasiva mediante tradizione e innovazione turismo ed economia. (Nella due giorni circa 500 persone hanno raggiunto Maida, mentre 15,655 contatti raggiunti su facebook negli ultimi 6 giorni).
Letteratura religiosa, culture mediteranee, saggistica, narrativa. Questi i generi su cui i giurati hanno potuto spaziare. Opere vincitrici del Premio: Valeria Milani Comparetti “Don Milani e suo padre. Carezzarsi con le parole”, opere vincitrici ex aequo Michele Colucci “Storia dell’immigrazione straniera in Italia. Dal 1945 ai nostri giorni”, e Salvatore Maira “Ero straniero”. Opera vincitrice del premio Emilio Gentile “Ascesa e declino dell’Europa nel mondo”, opera vincitrice del premio Evelina Santangelo “Da un altro mondo”. A costituire novità, nella nuova edizione, anche il coinvolgimento dei giovani vincitori del concorso “Albo d’Oro Feudo di Maida” tra gli studenti delle scuole superiori per l’anno scolastico 2017-2018 che hanno riportato una media dei voti superiore agli 8 decimi, e una borsa di studio di 250 euro. Il Premio speciale della giuria “Enzo Iuffrida” è toccato a Paolo Rodari, giornalista de La Repubblica, vaticanista e autore del libro “Francesco di Paola. Un eremita nel mondo”, l’opera ricevuta come premio è a cura di Maurizio Carnevali. Nella mattinata di sabato 13 aprile, giorno della cerimonia, l’incontro con l’autore: in contemporanea alle 10 nelle scuole di Girifalco, Lamezia Terme, Filadelfia, Maida, gli autori vincitori del Premio hanno accolto domande e riflessioni dei più piccoli che, precedentemente avevano letto e discusso i libri con le docenti a scuola.
Questa mattina l’approfondimento al libro di Evelina Santangelo “Da un altro mondo” all’interno della biblioteca scolastica, insieme all’autrice, a Rita Cervadoro Presidente Auser e Mauro Vasta coordinatore della sezione narrativa della giuria. “Il libro è stato premiato perché è bello – dice Vasta – parla con il linguaggio del reale, con una maestria difficile da utilizzare, lo fa utilizzando degli stratagemmi, quelli del surrealistico e del fantastico, riesce a far risvegliare qualcosa dentro di noi”. Infine, nel pomeriggio, il Castello Normanno di Maida riapre le porte ancora alla letteratura e all’arte visiva, con la presentazione del libro “Non spegnere la luna” di Roberto D’Amico giovane autore maidese e la mostra “Dalla luce alle ombre” a cura di Davide Luciano. Il Premio gode dei patrocinidel Senato della Repubblica, Regione Calabria, Università degli Studi della Calabria, Università degli Studi di Messina, Amministrazioni comunali di Cortale, Jacurso, Maida,San Pietro a Maida, Unione dei Comuni di Monte, Contessa, AUSER Maida, Pro loco Maida. Il Premio prosegue nella sua essenza con alcuni appuntamenti estivi, in sinergia con la Pro Loco.
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".