Ho perso la fame.
Ieri sera, in un giardino buio, ho guardato in lontananza la città illuminata, poi ho alzato lo sguardo. Stella.
La solitudine si espande, fra colori mai uguali a se stessi, non si dichiara mai, eppure resta interessante, originale. Indaga.
Si scrivono pagine nuove, dietro un sorriso timido, sincero, e si provano a leggere a bassa voce perché, dietro l’angolo, si nasconde l’ombra della sera. Calligrafia.
Un brindisi al niente che oggi impara a riempire bicchieri, e ride piano agli sconosciuti, mentre si spengono candeline importanti, immaginando corpi e odori, disegni, gettoni a catena, giochi e scherzi, dietro cui arde ancora il piacere. Invito.
Ho udito qualcosa, ieri.
Mentre esco dalla noia, frantumata, continuo a raccontare storie.
Coraggio, presto tocca a te.
Luce.
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".