“E ad una cosa dimenticata
nessuno presta attenzione,
nessuno se ne prende cura,
nessuno la protegge,
finanche a giungere ad illudersi che essa non esista”
Il raffinato professor Vis Amai si immerge nell’oscurità della mente, dove la comprensione diviene un privilegio esclusivo di chi è in grado di frequentare con la stessa eleganza il visibile Universo e l’invisibile Univeros; dove di notte l’Io, l’intima essenza umana, si stacca dal corpo fisico e si proietta verso una regione onirica e spirituale in cui rischia di diventare una facile preda, una goccia destinata ad essere bevuta e alla fine eliminata. L’essere umano prova a opporsi a tale destino e a scongiurare l’iocidio, tenta di non essere solo spirito liquido, si illude di stare al sicuro. Ma forse è solo un abbaglio.
È questa la storia narrata da Paolo Vismara che dopo “Storia interiore dell’universo” e “Univeros” pubblica, sempre per Manni Editori, “Spirito liquido” terzo capitolo della storia di Vis Amai.
Un romanzo segnato da ciò che non si vede, ma che esiste anche senza che l’occhio possa osservarlo e averne traccia. Filo conduttore di questa trilogia sono i raffinati dialoghi che il professore Vis Amai fa con sé stesso, con il proprio io, quasi staccandosi dal suo corpo fisico e proiettandosi in un universo onirico dove i simboli si fondono e si confondono con il reale.
Quello dell’autore è un difficile ma geniale sperimentalismo letterario. In queste pagine, infatti, è lui stesso a mettersi in gioco donando al lettore la parte più profonda e vera di sé e affidandosi a lui, alle sue interpretazioni, alle sue riflessioni.
Con questo libro, dunque, Paolo Vismara indaga, grazie e tramite l’intensa ed enigmatica figura del suo protagonista, le articolate e complesse contraddizioni dell’uomo, un essere in continuo divenire, con le sue paure, i suoi dubbi, le sue incertezze, le sue riflessioni, destinate a compiere una ricerca nel tentativo di capire quali possano essere le opportunità da cogliere per vivere l’esistenza in maniera convinta e piena.
È curioso notare come il tema delle gocce, il cui profumo è “sempre in anticipo sulla pioggia”, accompagni i lettori in tutti e tre i libri perché per muoversi tra il visibile e l’invisibile occorre proprio servirsi delle gocce e arrampicarsi su esse.
Ma siamo davvero solo materia incosciente, spirito liquido, appunto, oppure è tutto un gioco tra ciò che è manifesto e ciò che rimane latente?
Chissà… la risposta potrebbe essere tra le pagine di questo libro!
E allora non mi resta che augurarne a tutti una buona lettura!
ALESSANDRA D’AGOSTINO
Sono una prof di Lettere appassionata e sorridente! Amo insegnare, leggere e scrivere recensioni, racconti e poesie che, spesso, hanno ricevuto pubblicazioni e premi letterari nazionali. Il mio motto è: "Se la fatica è tanta, il premio non sarà mediocre"... La vita mi ha insegnato che Giordano Bruno non si sbagliava!