DE/SCRIVO 1.0 “Statale 18” Mauro Minervino e Attilio Lauria il 26 a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME – Si conclude venerdì 26 febbraio alle ore 17.00 presso la biblioteca comunale Palazzo Nicotera “DE/SCRIVO 1.0 il tempo, gli uomini, il paesaggio” – prima mini rassegna del Collettivo Manifest e che vedrà un prossimo ciclo di iniziative in primavera/estate concentrate sul paesaggio e sull’ambiente. Un’idea che si è concretizzata dando rilievo – mediante autori meridionali – alla letteratura, all’antropologia, alla poesia. Dopo il professor Vito Teti e il giovane poeta roglianese Luca Rota, il 26 febbraio sarà la volta del professor Mauro Francesco Minervino che ci parlerà del suo “Statale18” edito Fandango nel 2010. A seguire saranno proiettati alcuni scatti di “Statale18” progetto fotografico a cura di Attilio Lauria che ci parlerà del progetto a cui hanno preso parte tra gli altri anche i tre lametini: Giuseppe Torcasio, Giuseppe Carchedi e Paolo Pisani.12674089_10206896878875522_953700104_n

L’iniziativa nasce in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lametino – all’interno della biblioteca comunale, ed è stata fortemente condivisa da Giuseppe Torcasio (Socio FIAF dal 2008, presidente del Circolo, fotografico Lametino e delegato Fiaf per la provincia di Catanzaro, è stato proclamato Autore dell’anno FIAF Calabria, nell’edizione del 2011 e 2014. Con il portfolio “Statale 18” è stato selezionato
per la fase finale di Portfolio Italia 2015).

“DE/SCRIVO 1.0 nasce dall’esigenza di “guardarsi intorno” e di scoprire attraverso uno sguardo critico tutto ciò che ci appartiene e per il quale siamo in dovere di informarci e di responsabilizzarci”. La Statale 18, ovvero la prima Salerno Reggio Calabria, dal 2010 – data di pubblicazione del libro – ad oggi si può dire di gran lunga peggiorata. Uno tsunami di cemento che si alza verso il cielo. Così la definisce Minervino in una delle sue tante pagine. Colpisce lo sguardo attento, vulnerabile disegnatore dell’autore che ripercorre senza sosta la strada che lo conduce alle abitudini quotidiane – e alle consapevolezze – e lo riporta a Paola, sua sposa, sua eterna dimora. Paese del santuario di S. Francesco, oggi meta più commerciale che spirituale. E poi il mare dei veleni, la nave Jolly Rosso. Lo sguardo dell’autore è quello di un intellettuale che a tratti si logora e si riempie di inquietudine, egli crede di fuggire ma in fondo poi ritorna sempre al punto di partenza, nella sua casa, nelle sue radici. La dimora dei ricordi che incessantemente si  mescola e massaggia, a volte dolcemente, altre volte bruscamente, mediante flash-back e déjà vu, la mente dell’uomo al volante.MAURO_MINERVINO

Statale 18 ripercorre la strada, con l’occhio protagonista di un antropologo. È il percorso tra le macerie in cui si gioca la partita tra conservazione e ri-costruzione, cosche ed istituzioni. Un percorso tra terra e mare, disseminato di ostacoli, che scorre in mezzo al traffico e insidie mortali, tra scorci ancora incantevoli e brutture spaventose. Lo scrittore tra invettiva e poesia racconta ed emoziona come i narratori ottocenteschi del gran tour.

“Il Sud per secoli si è guardato con gli occhi degli altri. Così abbiamo smesso di osservarci, di disegnare le nostre rappresentazioni, i nostri racconti. E anche di prenderci cura del paesaggio, della terra, del mare, delle case. La Calabria è una terra di sconfitte silenziose e di violenze eclatanti, di ribelli e di ipocriti, di gente in fuga o rassegnata al peggio. Oggi è da questa dittatura degli opposti che si deve smarcare se vogliamo pensarci moderni e davvero «diversi»: riprendiamo i nostri racconti, ribaltiamoli sul mondo. Amare i luoghi e prendersene cura, non c’è alternativa. Se la Calabria impara ad amarsi e a raccontarsi così com’è adesso, ipermoderna, con tutte le sue strade contromano, col suo paesaggio bello e straziato, partecipa al racconto del mondo e dell’Italia di oggi che si specchia in questa «mostrificazione» pasoliniana che pareggia tutto, una deformazione che qui trionfa carica di pregiudizio e di ideologia”.

 

DE/SCRIVO 1.0 “Statale 18” venerdì 26 febbraio ore 17.00 Sala Perri – Palazzo Nicotera, Via Tommaso Campanella – Lamezia Terme Cz.

info@manifestblog.it

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

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