Lamezia Terme – Si chiama Ugo, è un setter inglese, e lo scorso 15 aprile ad Arezzo è arrivato primo classificato, insieme al suo proprietario Francesco Saffioti, nella gara “Coppa Italia Assoluto per cani da ferma e da cerca su starne”, organizzata dalla FIDASC Italia Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia.
24 i concorrenti, 12 i turni. Ogni turno ha visto gareggiare due concorrenti e due cani.
Saffioti, che nella vita svolge da sempre il lavoro di elettrauto, è da sempre anche un appassionato di caccia, e gradualmente immergendosi tra natura e funghi è maturata in lui l’ambizione delle gare agonistiche con protagonisti i suoi cani. Sono tre i suoi cani, di cui due abituati a gareggiare.
“Si tratta di una simulazione di caccia – tiene subito ad affermare Francesco Saffioti – nessun animale viene cacciato e ucciso e serve simbolicamente da preda per il cane”
Furiatis Ugo e Francesco Saffioti, di rientro a Lamezia dove vivono, si portano a casa due medaglie e un attestato di partecipazione.
Prima Squadra, primo classificato categoria inglesi – Collacchioni Pieve S. Stefano. Primo classificato categoria inglesi – Collacchioni Pieve S. Stefano.
“Le prime gare le ho fatte nel 1986 – continua a spiegare Saffioti – attualmente faccio in media 20 gare all’anno, alcune anche fuori regione”
Quanto alla preparazione, o allenamento, di fronte a coloro che non lo considerano propriamente uno sport circa le tattiche di addestramento Francesco Saffioti risponde:
“Io curo ed amo i miei cani come se fossero i miei figli”.
Ha pensato per loro ogni tipo di confort. Vivono in casette spaziose, pulite, ordinate, inoltre hanno gabbie portatili super accessoriate, ma la cosa più importante fra tutte è che vivono la natura, la campagna e sono sempre liberi.
“Sono felici – dice – il mio è stato un addestramento da autodidatta, abbiamo un rapporto familiare, un linguaggio per capirci del tutto naturale”.
La storia della FIDASC
La F.I.D.A.S.C. Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia, ha la veste di associazione iscritta nell’albo degli enti con personalità giuridica di diritto privato ed è stata riconosciuta ai fini sportivi dal CONI con deliberazione del Consiglio Nazionale del 12 novembre 2001. Nata come Associazione settoriale di una associazione venatoria nazionale, la FIDASC si è trasformata, nel tempo, in vera e propria Federazione sportiva nazionale con intento primario di ottenere il riconoscimento ai fini sportivi da parte del CONI. Le Associazioni venatorie nazionali hanno contribuito alla sua nascita cedendo le loro attività sportive senza abbattimento del selvatico. All’inizio fu nominato Commissario straordinario un dirigente venatorio di lunga milizia con l’incarico di effettuare ogni necessaria modifica statutaria al fine del riconoscimento del CONI. Una volta ottenuto tale riconoscimento la FIDASC ha dato inizio alle procedure di affiliazione e tesseramento conclusesi con il momento elettivo del 25 aprile 2003. In tale sede sono stati eletti il Presidente federale, il Consiglio federale, il Collegio dei revisori, dando luogo ad una struttura di vertice democratica, così come previsto nei principi informatori del CONI e nello stesso Statuto federale. Fin dall’inizio, la FIDASC ha riscosso un successo particolarmente significativo, con oltre 1200 società affiliate in pochi mesi, raccolte e coordinate dai Comitati regionali e dai Comitati provinciali.
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".