Esito “Testuali parole”, workshop di scrittura partecipata a cura di manifestblog.it all’interno di “Impressioni mobili” (Open Space).
“I fiori di ciliegio in questo periodo dell’anno non li avevo mai visti così belli” pensò la giovane Atsumi, passeggiando con stupore e meraviglia nel viale alberato a pochi passi da casa sua… Maggio era quasi al termine e col suo calare si preparava nel quartiere la grande festa dedicata al Tempio del Sole. Atsumi decise di invitare per la ricorrenza tutti i suoi familiari a cena, come da tradizione, a casa sua; si recò perciò nel pomeriggio al mercato di Hong-Kong per procurarsi tutti gli ingredienti utili per preparare la sua buonissima zuppa di pesce con spezie piccanti. La piazza enorme e squadrata davanti a lei era un crocevia di persone, dai turisti con le fotocamere in mano ai residenti più schivi e disinteressati, e nell’aria si respiravano profumi particolari. I colori e gli odori vividi ed elettrizzanti delle bancarelle emanavano forti vibrazioni e Atsumi restava così incantata ora ad annusare un barattolo di zenzero fresco, ora ad assaggiare del freschissimo cocco. Nonostante fosse abitudinaria per quelle vie, ella riusciva a vedere ogni volta tutto quello spettacolo con occhi diversi, non smettendo mai di stupirsi; ogni occasione era buona per scoprire nuovi dettagli e conoscere sempre persone mai viste prima.
Ad esempio, proprio quel pomeriggio, fermandosi al bancone del pesce fresco, notò un giovane ragazzo dagli occhi color oceano intento a sflilettare tutta la merce arrivata poco prima dal peschereccio attraccato al molo vicino. Restò ammaliata da tanta bravura e nell’attesa di essere servita Atsumi decise di fare due chiacchiere per conoscerlo meglio… Il giovane, notando la curiosità della ragazza, le raccontò la leggenda del Tempio del Sole. La tradizione millenaria riecheggiava con parole soavi dalla sua voce, e si percepiva tutta la passione tramandata con amore dai suoi genitori, ormai lontani ma presenti nei raggi di sole del tramonto e nelle nuvole dorate del mattino.. Commossa, decise di invitare il giovane pescivendolo a cena insieme alla sua famiglia per la festa, in modo da condividere questo momento di unione e solidarietà. Il cibo e le tradizioni sono e restano, nell’immaginario collettivo, veicolo di comunicazione e crescita, in qualunque luogo del mondo, dal villaggio sperduto sulla vetta di una montagna fino alla bancarella del mercato di Hong-Kong.
Y.C.
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".