La storia dell’universo raccontata dal professor Vismara

“Ogni cosa è molte cose: alcune si vedono fin dal principio, per altre è invece necessario un certo sguardo, capace di andare oltre”

 

Un percorso imprevisto proietta il professor Vis Amai in un mondo parallelo, in una zona del cielo a cui si accede per gradi, a seconda della capacità di staccarsi dalle cose quotidiane ripetitive e sempre uguali a sé stesse. Il protagonista è adatto e quindi può compiere il viaggio, un percorso che lo porterà “oltre”, lì dove tutto è ancora possibile e dove la speranza non è più utopia ma quasi concretezza.

È questa la storia raccontata da Paolo Vismara, nel suo romanzo di esordio, “Storia interiore dell’universo”, Manni Editore.

Un libro che trasporta il lettore in un’altra dimensione, che lo libera dalle sue paure e gli insegna un nuovo modo di guardare verso una realtà che sembra conoscere, ma che ancora ignora. Un romanzo difficile da inquadrare in un genere preciso, un testo creativo che scaturisce da una riflessione sulla storia dell’universo.

Chi legge questo racconto deve lasciarsi prendere per mano per riscoprire dentro di sé quella serenità interiore che permette di vedere la storia dell’universo come uno stimolo, una possibilità per ricercare un oltre a cui ognuno di noi anela ma teme al tempo stesso.

Chi legge questa storia deve lasciarsi trasportare e intraprendere un viaggio che ha una dimensione onirica, eppure profondamente calata nella concretezza.

Un romanzo che arricchisce e riempie, a partire dalla copertina: gocce di pioggia che si trasformano in appigli. Ecco, quindi, la prima chiave di lettura del libro: è necessario lasciarsi trasportare, non in maniera passiva, bensì cercando un appiglio, un punto di appoggio, un punto di partenza verso una scalata alla ricerca del senso del mondo e della propria esistenza. In questa storia c’è chi scala la pioggia, perché proprio grazie ad essa si sale e ci si reca in un’altra dimensione.

Bisogna fidarsi, dunque, lasciarsi andare. E ciò che rende possibile questo cammino, ciò che ci conduce verso l’Agorà, un mondo parallelo incastrato tra gli strati dell’atmosfera e abitato da esseri che sono molto diversi rispetto agli umani, è la poesia.

Un libro che invita a riflettere, a interpretare i segni, a fare silenzio, a dar spazio al nostro vuoto interiore, a darsi una possibilità, perché a volte si può rendere reale ciò che sembra impossibile. Un invito, quindi, a unire i puntini, gli indizi, i segni e a cercare un’armonia nel caos.

Buona lettura a chi sa che esiste un oltre in tutto, bisogna solo cercarlo e, una volta trovato, fidarsi di lui e seguirlo a ogni costo. Buona lettura a chi sa che l’oltre abita in noi, ma spesso lo dimentichiamo perché è coperto dal rumore assordante di un’esistenza che va troppo veloce. E infine buona lettura a chi è consapevole che la vita non è mai lineare, ma è sempre un abbraccio complesso, rotondo, sferico e profondamente pieno.

 

Alessandra D’Agostino

 

Sono una prof di Lettere appassionata e sorridente! Amo insegnare, leggere e scrivere recensioni, racconti e poesie che, spesso, hanno ricevuto pubblicazioni e premi letterari nazionali. Il mio motto è: "Se la fatica è tanta, il premio non sarà mediocre"... La vita mi ha insegnato che Giordano Bruno non si sbagliava!

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