Ho imparato ad ascoltare la mia voce fino in fondo,
nel bene o nel male, lei
mi racconta come stanno le cose,
mi anticipa storie, vicine o lontane
mi indica il cammino, o la pausa.
A volte mi mette paura,
mi chiedo lo stesso perché,
mi sento impotente,
accade sempre quello che aveva previsto un attimo fa, la mia voce
ma poi cosa fare?
Cosa resta di questa notte?
Il sonno mi divora, e in esso trovo rifugio, mi appiattisce la vita, la vita scompare, e riappare, nuda e cruda, come una verità da nessuno voluta.
Non credo più a niente e credo ancora forte, in altro, in altre cose che non so, che non voglio sapere,
la disperazione non ha confini, le lacrime cessano, e lo sguardo è fisso in uno spazio indefinito.
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".