Hikikomori è un termine giapponese che indica i ragazzi e le ragazze che vivono relegati in casa, molto spesso solo nella propria stanza, che non hanno alcun rapporto con l’esterno e che vivono la realtà virtuale come se fosse l’unica realtà presente.
Il fenomeno è nato in giapponese tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del nuovo millennio, ma ha preso piede in tutto il mondo fino ad arrivare anche in Italia. Senza dubbio, la popolazione di hikikomori è aumentata nel corso degli anni e molti medici prescrivono appositi farmaci per aiutare queste persone , può sembrare riduttivo ma si è capito che sono diverse le cause di questo isolamento.
Dalla cause caratteriali alle cause familiari, come in ogni condizione c’è un forte legame tra la società che crea aspettative e il desiderio di rimanere soli con se stessi.
Questa ricerca introspettiva porta alla creazione di veri gruppi sociali, che dialogano attraverso il web e le piattaforme virtuali. Le ricerche sociologiche indicano infatti che gli Hikikomori spesso sono assi del web e artisti molto intelligenti, infatti molti fanno gli hackers, altri si dedicano al disegno.
Tuttavia, ci si pone anche un altro problema: come lavoreranno se sono giovani senza esperienza di vita reale? Ecco la risposta è semplice: molti si inventano lavori da casa, appunto per questa loro dimestichezza con il web, perfino il cibo nel 2019 può essere consegnato a casa, quindi ci sono tutti i presupposti per far si che questo fenomeno non si arresti ed anzi aumenti.
Una considerazione va fatta, ma siamo davvero sicuri che è questo il mondo che vogliamo in futuro? A voi l’ardua sentenza, anche se sappiamo tutti la risposta più coscienziosa. Ecco gli Hikikomori, spaccato di una socialità che ormai non esiste più.