Fervono i preparativi per il “Forum delle comunità Slow Food in Calabria” previsto sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre a Palazzo Pingitore (via Umberto I) a Serrastretta, in provincia di Catanzaro.
Di seguito il programma:
SABATO 30 NOVEMBRE 2019
Ore 10:45 Arrivo dei partecipanti
ORE 11:00/13:00 Lavoro in plenaria
0re 13-14:30 Eat in (Ognuno è invitato a condividere un prodotto della sua terra con gli altri (circa 30/40 persone).
Sarà preparata per tutti la Zuppa di fagioli offerta dalla Comunità dei Castagneti e dalla Condotta.
Per chi desidera è possibile visitare il sottostante Museo della civiltà contadina e artigiana
Ore 14:30 -18 lavori in gruppo e incontro finale in plenaria
Ore 20:30 Cena di benvenuto all’Osteria Il Vecchio Castagno ospiti di Slow Food Calabria
DOMENICA 1 DICEMBRE 2019
ORE 9:30 CONCLUSIONE del Forum con presentazione del documento finale e consegna attestati di partecipazione
Ore 10:30 Per chi desidera visita alla Casa Museo Dalidà
Ore 11:30 Incontro a Viterale dove la Comunità dei castanicoltori presenta la lavorazione delle pastille
Ore 12:30 Pranzo all’Agriturismo E turre a Viterale (Quota partecipazione 25€)
Prima di andare a pranzo sarà possibile visitare il mercatino dei piccoli produttori di Serrstretta con castagne, ortaggi, frutta, miele ed insaccati, che sarà realizzato davanti l’Agriturismo.
Saranno presenti:
Francesco Sottile – Comitato Esecutivo Nazionale
Fabrizio Dellapiana – Referente per la regione Calabria dell’Hub Network di Slow Food
Ludovico Roccatello – Responsabile internazionale progetto Comunità Slow Food
Dal “Memorandum Assemblea di Rete S.F.I. Genova” dell’11 marzo 2019 di Mattia Maruca
Il nostro gruppo di lavoro ha affrontato i temi dell’evoluzione della rete Slow Food a livello locale e per riflesso a livello nazionale e mondiale. Ciò, in ottemperanza alle linee guida emerse e sviluppate a partire dall’importantissima “Dichiarazione di Chengdu”, in cui S.F. ha rintracciato ed indicato le sfide globali del prossimo futuro, e verso cui sta orientando il movimento nelle sue diverse declinazioni locali e territoriali.
Il tema al centro del rinnovato corso è, com’è facile immaginare: il cambiamento climatico, necessariamente connesso al più generale tema dell’inquinamento dei mari, della terra e dell’aria. Da ciò la “mission”, l’obbiettivo, proposto a livello globale da S.F. Ripensare la produzione e la distribuzione mondiale del cibo, perché necessariamente questo, per le sue implicazioni generali (non solo materiali, ma anche sociali e culturali), sarà il teatro di scontro decisivo per la battaglia in favore della tutela climatica. Anzitutto perché, il settore della produzione alimentare è il primo settore (tra produzione, indotto e distribuzione) per fatturati. Oltre a interessare un enorme numero di persone più o meno direttamente coinvolte nel suo intero ciclo produttivo, il cibo, nella sua accezione più generale, di rivela d’importanza ancora maggiore per le aree meno opulente del nostro mondo. In questi luoghi, il minore impatto economico e abbondantemente compensato da un maggiore impatto sociale e culturale, il cui valore rimane pressoché inestimabile.
Da ciò l’altro importante tema emerso a Chengdu, sebbene mi pare, sia un passaggio più spesso trascurato nella sua elementarità. L’accesso al cibo, al di là delle piccole sacche del mondo opulento, non è altrove né dato né garantito. Questa è per noi una condizione inaccettabile. È per questo che condividiamo pienamente l’idea che oltre ad essere Buono e Sano il nostro nutrimento debba essere anche Giusto, e soprattutto per tutti.
Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".