“Il dolore, quel dolore può qualsiasi cosa, supera tutto, ti permette tutto”
Alessandra vive a Roma, ha quindici anni e una passione per le commedie romantiche che condivide con Federica, la sua amica di sempre. Basta, però, una chat su WhatsApp a sconvolgere la sua vita. Costretta a trasferirsi con la famiglia a Genova, affronta il suo secondo anno di Liceo in una nuova città, in una nuova scuola e con nuovi amici: Giulia, eccentrica e curiosa, ed Elia, sensibile e desideroso di farsi conoscere per quello che è. In biblioteca Ale incontra anche un ragazzo dai misteriosi occhi verdi, Matteo, che sogna di diventare scrittore e che, dopo il tragico crollo del ponte Morandi che si è portato via il suo amato fratello, teme il crollo della propria famiglia. E poi c’è Costanza, la zia di Matteo, malata di Alzheimer. Comparsa all’improvviso dal nulla, affida a un diario segreto un passato che potrebbe riscrivere il presente. Ognuno, in questo struggente racconto a tre voci, tenta di dimenticare un dolore, ma si può dimenticare solo ricordando. E per arrivare al cuore di tutto è necessario solo l’amore in tutte le sue forme.
È questa la storia narrata da Sara Rattaro nel suo romanzo per ragazzi “Il cuore di tutto” edito dalla Mondadori.
L’espediente narrativo utilizzato è quello dei due piani temporali che si avvicendano tra loro, perciò il presente, con i problemi dei protagonisti adolescenti, si alterna al passato che nasconde un segreto e viene narrato attraverso il diario di Costanza.
Sono tante le tematiche che vengono affrontate e che rendono questo romanzo un libro intenso e completo in ogni sua parte. Alessandra, la protagonista principale, durante la narrazione cresce e si trasforma. Il lettore la conosce come una ragazzina desiderosa dell’approvazione degli altri e, proprio per questo, purtroppo, la vede compiere un gesto che non si perdonerà mai. È questo il suo “giorno zero”, il punto di non ritorno. Ale si chiude in sé stessa e, perciò, i genitori decidono di trasferirsi da Roma a Genova per regalarle il nuovo inizio di cui ha bisogno.
Proprio in questa nuova città, piano piano, Ale rinasce e lo fa soprattutto grazie a Giulia, una ragazza frizzante e piena di vita che la prende subito in simpatia, ed Elia il suo migliore amico. Questi due ragazzi le mostrano la forza dell’amicizia, mentre Matteo le fa conoscere la potenza dell’amore, quello vero, quello che ti fa sentire “come un albero a cui sono cadute tutte le foglie” quando le circostanze ti allontanano dalla persona amata. Ale e Matteo condividono un dolore grande, il vuoto di chi non potrà più tornare, ma rimane per sempre con noi, nei nostri occhi, nel nostro sorriso, nelle nostre lacrime, nella nostra vita. Ciò che all’inizio li avvicina, però, è un diario che Matteo nasconde nel reparto delle vecchie enciclopedie certo che nessuno lo troverà. Ale, invece, lo scopre e la curiosità le farà conoscere una storia bella, difficile e incredibilmente attuale.
I protagonisti di questo romanzo hanno tutti qualcosa che li tormenta e che impedisce loro di andare avanti come dovrebbero, un segreto o un passato doloroso che non si riesce a dimenticare. E sta proprio lì “il cuore di tutto”, nelle pieghe che prende la vita, nelle distanze che, come solchi, riesce a scavare e nei ponti che, però, riesce a costruire.
La scrittura scorrevole, appassionante e avvincente tiene il lettore incollato alle pagine e ha la capacità di conquistare grandi e piccoli.
Buona lettura a chi crede nei “per sempre” nonostante la precarietà e l’imprevedibilità della vita. Buona lettura a chi ha la consapevolezza che “a volte è sufficiente un ricordo solo per essere felici”. E infine buona lettura a chi sa che “ogni storia non è altro che uno dei mille fili che compongono un tessuto, il cui pregio dipenderà solo dal suo intreccio con tutti gli altri fili che incontrerà nella trama”.
ALESSANDRA D’AGOSTINO
Sono una prof di Lettere appassionata e sorridente! Amo insegnare, leggere e scrivere recensioni, racconti e poesie che, spesso, hanno ricevuto pubblicazioni e premi letterari nazionali. Il mio motto è: "Se la fatica è tanta, il premio non sarà mediocre"... La vita mi ha insegnato che Giordano Bruno non si sbagliava!