Al lido Margherita, “il riciclo secondo una famiglia libanese”

 

Scambio interculturale attraverso la manualità del “riciclo”: canne e legname, sono solo alcuni dei materiali utilizzati dalla famiglia libanese che, ospite del centro accoglienza “Caterina” di Longobardi, sta realizzando una serie di lavori di allestimento al “Margherita Lido”,  costa tirrenica cosentina.

L’idea era quella di realizzare i servizi essenziali per i clienti del lido con materiali di riciclo, utili a dare efficienza alle strutture, e nel contempo a restituire dignità ad alcuni materiali, restando lontani dallo spreco troppo spesso dettato dalle logiche capitalistiche del mercato. A partire dalla pedana del chioschetto bar, dove sono visibili delle tavole in legno alla pavimentazione, e delle canne costruite per fare ombra al di sopra. Fino alla costruzione della passerella che porta al mare. Anche qui legna e canne, ma seguendo i criteri e l’arte di un papà, di circa 50 anni, fuggito dalla guerra, assieme ai suoi numerosi figli, professionista nel campo del legname. È stato bello osservare l’armonia di gruppo, la trasmissione di uno o più saperi tramandata di padre in figlio, la collaborazione, il dialogo, e la curiosità. Un invito a voler dire: “non fermiamoci alla difficoltà della lingua o al pregiudizio sulle culture o sulle religioni diverse dalle nostre ma guardiamoci negli occhi – lì dove le intenzioni arrivano in fretta e in forma chiara -, e parliamo di bellezza. Ancora oggi al Margherita Lido questa famiglia ci aiuterà nella continuazione degli ultimi dettagli. Quando sarà tutto completato avremo la piccola soddisfazione di aver dato qualcosa, che va oltre un semplice compenso, e di aver ricevuto più di una qualunque passerella per la spiaggia. Avremo saputo di una neutralità intrinseca nel modo differente di guardare o fare le cose. Avremo riconosciuto uguaglianza. Saremo più felici. Perché vivi.

 

Valeria D'Agostino è giornalista pubblicista, curiosa del bello, amante della natura e della poesia. Ha contribuito a realizzare il Tip Teatro di Lamezia Terme, già ufficio stampa di Scenari Visibili, blogger sin dagli esordi di Manifest Blog. Ha lavorato per Il Lametino, attualmente corrispondente esterna della Gazzetta del Sud. Nell'ambito della scrittura giornalistica ha prediletto un interesse particolare per le tematiche sociali, quali in primis la sanità e l'ambiente, culturali, e artistiche. Si divide fra Lamezia Terme e Longobardi, costa tirrenica cosentina dove si occupa di turismo e agricoltura biologica. "Un buon modo per dare concretezza al concetto di fuga".

Un articolo, ma è meglio dire una rappresentazione particolareggiata e caratterizzante a fini illustrativi e informativi, la cui semplicità e “naturalezza” lo rendono pregevole anche, se non soprattutto, per il commento riguardo l’opera degli ospiti d’oltre confine e per il rifiuto dello spreco con il risultato accattivante che già s’intravede nelle foto

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