Oh, come ti scuote la mia mano
mentre scorre sul tuo corpo
qual nuova costellazione
e che con una carezza
solleva l’impalpabile
abito nuzio-stellare
distorcendone l’onda luminosa
che freme, trema e vien meno
perdendo la forma propria
dello spazio-tempo
e dal profondo del tuo anti-corpo
presto avverto il rimbombo(m)
foto-fonico del cosmo
che come scintille screziate
irrompe nelle trame
della mia rete neurale
pel catartico deliquio
del solenne bacio trinitario
tra Dio e un essere umano.