Prendi e parti, come sempre,
quando Aprile esita tra il freddo e il caldo,
cercando una via tra le salite di questa vita in saldo.
L’odore dei fiori, il luccichio dei colori,
fanno sbiadire i rancori e risaltare gli affetti migliori;
la vita di ogni giorno si leva di torno,
e se ne va la sua indifferenza, la sua mediocrità,
le serate tutte uguali e i discorsi sempre banali,
e tornano le poche ma concrete parole,
le passioni comuni, i ricordi di famiglia immuni,
le serate speciali con un’anima che non ha eguali.
E’ come un soffio vitale, che desterebbe persino un masso infernale,
e la lentezza del pensiero che sorge sulla via del ritorno
mostra che il tempo non cancella ciò che senti
e pulisce la vita di ogni presenza o pensiero
che non sia per chi vale davvero.
Di Pesaro. Ho trentaquattro anni, vivo e scrivo da precario in un mondo totalmente precario, alla ricerca di una casa dell’anima – che credo di aver trovato – e scrivo soprattutto di fantasy e avventura. Ho sempre l’animo da Don Chisciotte e lo conserverò sempre!