Schiva. Come un papavero, alto e fiero, ai margini
di una via, cresciuto sull’asfalto. Fra i sassi e un campo di grano.
Salutando le stagioni, raccogliendo meraviglia.
Tra sguardi di stupore, un tocco delicato e
un raggio di sole.
Fragile, come una goccia di rugiada che si posa
sui suoi petali rossi all’alba di un giorno di maggio.