Stanotte ha nevicato
Sulle tegole dei tetti,
Il risveglio addolcito
Come sotto sospiro…
Signora della notte
In te respiro
In te il mio cuore batte
In te la mia anima si dischiude…
É per questo che ti amo
Signora della notte
Sei tu che hai dato solidità al liquido dei miei sogni
Sei tu che hai dato occhi a questo essere senza sogni.
E se ripenso al calore che emana la tua pelle
Ripenso alle acque termali benefiche per ogni male.
E se ripenso al tuo tocco leggero e fatato
Ricordo la dolcezza che bacia ogni momento immacolato.
E se ti penso, come ogni giorno ti penso,
la mia mente aleggia su laghi alpini senza ritorno.
Perché è dal tuo utero
Infinito e profondo,
Che sono stato generato
Signora dell’unico vero eterno
Ritorno.
Il poeta non è altro che un canale, un medium per l'infinito, che si annulla per fare posto a forze che gli sono immensamente superiori e, per certi versi, persino estranee. D'altra parte chi sono io di fronte al tutto, ma al contempo, cosa sarebbe il tutto senza di me?