Un raggio di sole ci salverà, ci solleverà a accarezzerà la nostra anima.
Come un bisbiglio sommesso in fondo all’orecchio, una mano che lenta
asciuga il pianto dagli occhi. In equilibrio sull’orizzonte.
Un silenzio tumultuoso sveglierà i nostri passi, ci indicherà la via in una notte
buia d’estate, per alzarci e socchiudere una finestra travolta e mossa dal vento impetuoso.
Tagliente come una spada dividerà a metà i nostri cuori, rimarginando vecchie ferite
sopite, nascoste, assiepate nell’ombra scura di un braccio curvo attorno alla vita.
Occhi verdi e azzurri, sciolti nell’acqua salata e gelida in un punto sospeso nel mare,
dove si insinuano ansie e paure, bagnate da un salto nel vuoto, asciugate su sassi
infuocati.
Un raggio di sole ci salverà o, almeno, proverà a farlo un bacio. Nascosto nell’ombra, nelle pieghe di un volto, fra le dita e i capelli. Lunghi, come il tempo e lo spazio che dividono.
Sono i ricordi e gli amori che non ho mai avuto, le risate e le bugie, gli schiaffi presi e quelli non dati, ma anche i sorrisi e gli sguardi rivolti nel vuoto delle anime che mi circondano e spesso ne scrivo anche. Giornalista di professione, utilizzo i miei occhi e i miei sensi per trovare un filo che unisce le migliaia di distrazioni che mi circondano e che mi confondono.