Mors Amoris

La tua mano
a molcermi il capo
mentre, inquieto,
interrogo il tuo ventre

e, nel greve silenzio,
il tuo placido respiro,
pregno del variopinto pulviscolo
trafugato da ogni ammasso di stelle,

incede, insinuandosi
dal suo recondito trono ,
nelle pieghe del mio corpo

che si schiude rivelando,
d’ogni lembo di carne,
l’immanente pianto
d’algide lacrime

che stillano sulla tua pelle
pel nascimento d’un neo-asterismo:
come un fulgente feretro,

custodisce il mio spirito
che, mai pago, di te
si pasce in eterno.

 

 

 

Dipinto: Roberto Ferri – Il rito, olio su tela,2016

Brano consigliato :https://www.youtube.com/watch?v=q8LxQQYJtUQ

Facevo il quinto superiore quando mi ritrovai, con sorpresa, a scrivere la mia prima poesia che ,con quei versi, entrò in punta di piedi nella mia vita per poi diventarne, a poco a poco, un aspetto d'assoluta indigenza. Qual è il motivo per cui scrivo? Ebbene, scrivo per ritornare a Casa con la speranza che, nel farlo, possa portarci anche te che ora stai leggendo...

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.